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SVIZZERA

Più difficile diventare svizzeri

Soltanto i titolari di un permesso C devono poter ottenere il passaporto svizzero, ma dopo 10 anni
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Più difficile diventare svizzeri
Soltanto i titolari di un permesso C devono poter ottenere il passaporto svizzero, ma dopo 10 anni
BERNA - Soltanto i titolari di un permesso C devono poter ottenere il passaporto svizzero, ma dopo 10 anni. D'accordo nel riservare la naturalizzazione alle persone integrate, la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazional...

BERNA - Soltanto i titolari di un permesso C devono poter ottenere il passaporto svizzero, ma dopo 10 anni. D'accordo nel riservare la naturalizzazione alle persone integrate, la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale vuole limitare maggiormente, rispetto al progetto del Consiglio federale, l'ottenimento del passaporto rossocrociato, in barba alla sinistra.

Alla fine, la legge è stata accolta con 12 voti contro 8 e 2 astenuti. Lo schieramento rosso-verde l'ha respinta in blocco, ha annunciato oggi alla stampa il presidente della commissione Ueli Leuenberger (Verdi/GE). Il dossier potrà così essere esaminato dal plenum il 13 marzo prossimo.

Al termine di una ventina di ore di discussioni, con un centinaio di proposte, il progetto del governo è stato modificato in tre punti essenziali, ha spiegato Leuenberger, parlando di un "inasprimento". Con 15 voti a 5, la commissione auspica che la durata di soggiorno chiesta per l'ottenimento della nazionalità elvetica sia di 10 anni e non di 8. Il diritto vigente ne prevede 12. Inoltre, gli interessati dovranno aver soggiornato in svizzera almeno tre dei cinque anni che hanno preceduto la richiesta della cittadinanza.

Giovani non privilegiati

Inoltre, il tempo trascorso dal richiedente tra i 10 e i 20 anni non conterà più il doppio ai fini dell'ottenimento della nazionalità. Con 14 voti contro 10, la maggioranza ritiene che questo gesto non si giustifichi più, dato che la maggior parte dei giovani candidati "non è impregnata di cultura dell'Europa centrale", ciò che crea conflitti, ha spiegato il relatore della commissione Kurt Fluri (PLR/SO).

Terzo aspetto: i soggiorni effettuati nell'ambito di un'ammissione provvisoria non dovrebbero essere presi in considerazione. La commissione lo ha stabilito di misura, con 12 voti contro 11. Secondo Fluri, procedere in questo senso sarebbe sbagliato, dato che l'ammissione provvisoria non è intesa a integrare i beneficiari e questo statuto è attualmente oggetto di un esame nella sotto-commissione.

L'esclusione dei soggiorni a titolo provvisorio concernerà 5000 persone, l'80% delle quali sono giovani, ha criticato Silvia Schenker (PS/BS). A suo modo di vedere non vi è nemmeno una ragione valida per cessare di contare due volte gli anni trascorsi in Svizzera dei giovani tra i 10 e i 20 anni e di penalizzare quelli che cercano d'integrarsi.

In realtà, lo schieramento rosso-verde deplora comunque la nuova condizione formale posta ai candidati alla nazionalità: ossia essere titolari di un permesso di domicilio (permesso C), esigenza difesa dalla consigliera federale socialista Simonetta Sommaruga quale pegno di un'integrazione riuscita.

Altre esigenze

I candidati alla cittadinanza dovranno rispettare una serie di condizioni, per la prima volta definite chiaramente nella legge. Anche in questo frangente la commissione è stata più severa: i candidati non dovranno soltanto poter comunicare in una lingua nazionale, bensì sapere comunicare "bene", sia oralmente che per iscritto.

Inoltre, non basterà partecipare alla vita economica, ma si "dovrà" farlo. I richiedenti dovranno anche familiarizzare con il sistema di vita svizzero.

Con una maggioranza di 12 a 11, la commissione ha deciso che i cantoni dovrebbero poter esigere dai 3 ai 5 anni di soggiorno per l'esame di una domanda di naturalizzazione. Ciò obbligherà certuni a rivedere la rispettiva legislazione, dato che la durata richiesta varia attualmente da 2 a 12 anni. Il Consiglio federale propone un limite di 5 anni.

In cantiere da vari anni

Il dossier si trascina da alcuni anni. Scontentando sia la destra che la sinistra, il progetto governativo era infatti sfociato nel 2011 in commissione in una non entrata in materia. Nella nuova composizione emersa dalle elezioni federali del 2011, la commissione ha ora accettato di riprendere il dossier, su richiesta dell'UDC.

ats

 

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