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Per evitare il "pasticcio"

Nel pomeriggio prenderà il via in Gran Consiglio la complessa partita sul Preventivo 2026. Sui banchi tre rapporti. E nessuno dei tre con i numeri per passare
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Per evitare il "pasticcio"
Nel pomeriggio prenderà il via in Gran Consiglio la complessa partita sul Preventivo 2026. Sui banchi tre rapporti. E nessuno dei tre con i numeri per passare

BELLINZONA - La discussione sul Preventivo 2026, che prenderà il via questo pomeriggio a Palazzo delle Orsoline, si annuncia come una lunga maratona senza un grande favorito della vigilia. Perché nessuno dei tre rapporti commissionali che saranno presenti sui banchi del Parlamento dispone, allo stato attuale, dei numeri necessari per essere approvato.

Una maggioranza (poco solida)...
La maggioranza della Commissione della Gestione, formata da Centro e PLR, propone di approvare il messaggio presentato dal Governo (con la sola esclusione dell'aumento dell'imposta di circolazione), perché non farlo «indebolirebbe il Parlamento, che perderebbe la possibilità di dare indicazioni vincolanti al Governo e di fissare i criteri per l’attuazione delle iniziative». In altre parole, un'assunzione di responsabilità. E in tal senso, viene chiesto al Consiglio di Stato di presentare entro il prossimo 1° febbraio un messaggio per l'entrata in vigore (e il finanziamento) delle due iniziative sui premi di cassa malati votate il 28 settembre scorso.

... e due minoranze agli antipodi
Troviamo poi le due minoranze. Da un lato Partito socialista e Verdi, che vincolano l'approvazione dei conti allo stralcio di «alcune misure di risparmio ritenute inadeguate o troppo incisive sulle fasce più fragili della popolazione». Tra queste, svetta il taglio ai sussidi per i premi di cassa malati, pari a 6,5 milioni di franchi, ribadito anche in uno dei cinque emendamenti presentati giovedì scorso. Un tassello, quest'ultimo, che potrebbe essere una chiave per "sbloccare" la complessa discussione e indirizzare l'esito del voto sui conti in aula.

Le altre proposte di emendamento siglate dal PS riguardano invece l'implementazione parziale dell'iniziativa per il 10% (vincolata all'arrivo degli utili della Banca Nazionale Svizzera); l'abrogazione del riversamento dei costi delle cure a domicilio sui pazienti e la revisione parziale delle stime immobiliari, con un aumento del 20% (rispetto al 15% proposto dall'Esecutivo).

Sul fronte opposto, infine, ci sono Lega e UDC che trovato una convergenza sul vincolo di pareggio. Nel dettaglio, si legge nelle conclusioni del rapporto come l'altra minoranza «ritiene che il Parlamento non debba limitarsi a prendere atto del disavanzo e rinviare ancora l'avvio del processo di riequilibrio con revisione della spesa» e propone «di approvare il Preventivo 2026, garantendo certezza di gestione e continuità dello Stato, ma imponendo contestualmente l'obiettivo del pareggio del conto economico». In concreto: un freno sulle entrate di competenza del Gran Consiglio (pari a 61,4 milioni); la non sostituzione del personale dello Stato partente nella misura del 50% (contro il 10% previsto dal Governo) e i tagli sul settore dell'asilo.

Nel dedalo degli emendamenti
Alla partita si sono poi aggiunti anche gli emendamenti annunciati dai due partiti che hanno siglato il rapporto di maggioranza e che, a loro, volta potrebbero rimescolare le carte (e gli animi) all'interno del plenum. Il PLR ha proposto di innalzare al 20% la quota del personale dello Stato da non sostituire. Mentre il Centro proporrà lo stralcio del taglio ai sussidi della cassa malati, sulla falsa riga dell'emendamento del PS, ma vincolato all'arrivo dei soldi della BNS.

Preventivo 2026: le cifre
Il messaggio del governo presenta conti preventivi con un disavanzo pari a quasi un centinaio di milioni di franchi (per la precisione: 97,4 milioni di franchi) e prevede misure di riequilibrio finanziario di circa 120 milioni di franchi. Nel documento non sono contemplate le due iniziative sulle casse malati votate lo scorso settembre. Citando dalle conclusioni del messaggio: «L’aggiornamento del piano finanziario evidenzia in prospettiva un molto preoccupante netto peggioramento della situazione delle finanze cantonali determinato in particolare dalla riforma del finanziamento delle cure ambulatoriali e dalle misure di riequilibrio finanziario proposte dal Consiglio federale. L’approvazione in votazione popolare della riforma fiscale relativa al valore locativo e delle due iniziative cantonali relative ai premi di cassa malattia peggiorerà ulteriormente queste proiezioni per un valore che oggi può essere stimato tra i 350 e i 400 milioni di franchi. La loro entrata in vigore dovrà dunque considerare la definizione della copertura finanziaria».

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