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SVIZZERA

Bocciata l'iniziativa sull'alimentazione

Non ha avuto miglior fortuna il controprogetto proposto dalla sinistra e dai Verdi liberali, che è stato respinto con 121 voti contro 73
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Fonte Ats
Bocciata l'iniziativa sull'alimentazione
Non ha avuto miglior fortuna il controprogetto proposto dalla sinistra e dai Verdi liberali, che è stato respinto con 121 voti contro 73

BERNA - Non ha trovato alcun consenso al Consiglio nazionale l'iniziativa popolare "sull'alimentazione": la proposta dell'associazione "Acqua pulita per tutti" è stata bocciata tacitamente, ossia senza neppure procedere a una votazione. Non ha avuto miglior fortuna il controprogetto proposto dalla sinistra e dai Verdi liberali, che è stato respinto con 121 voti contro 73.

L'iniziativa, il cui nome per esteso è "Per un'alimentazione sicura - mediante il rafforzamento di una produzione nazionale sostenibile, più derrate alimentari vegetali e acqua potabile pulita (Iniziativa sull'alimentazione)", chiede un riorientamento in favore della sicurezza alimentare e di una quantità sufficiente di acqua potabile. Il testo prevede anche di aumentare il tasso di autonomia alimentare netto della Confederazione, che dovrebbe passare dall'attuale 46% ad almeno il 70%.

I dibattiti su questa iniziativa, e sul relativo controprogetto, erano iniziati una settimana fa. I parlamentari che si sono espressi oggi hanno sostanzialmente ripetuto quanto già detto in precedenza. È stato ad esempio ricordato come l'iniziativa sia addirittura più ambiziosa del piano Wahlen, attuato durante la Seconda Guerra Mondiale, quando il tasso di autoapprovvigionamento netto aveva raggiunto all'incirca il 60%.

Molti parlamentari hanno bollato la proposta come "iniziativa vegan". Respingere questa iniziativa non significa respingere la sostenibilità, ma rifiutare l'imposizione di un'ideologia vegana, proteggere la nostra autonomia alimentare e difendere i produttori, ha ad esempio sostenuto Thomas Stettler (UDC/JU).

In merito al controprogetto, Benjamin Roduit (Centro/VS) ha sostenuto che questo "non migliora in alcun modo dei principi già ben sanciti dalla Costituzione e dalla legislazione, ma si limita, ancora una volta, a concentrare tutti i problemi ambientali sull'agricoltura, dimenticando la diversità e l'efficienza degli ecosistemi agricoli".

Inutile l'intervento di Gabriela Suter (PS/AG), secondo cui il controprogetto propone un approccio più realistico ed efficace dell'iniziativa, concentrandosi sull'attuazione concreta degli obiettivi ambientali, inserendo queste misure nella politica agricola. Esso consente una transizione graduale, pianificabile e socialmente sostenibile, corregge gli incentivi distorti del sistema di sussidi e distribuisce la responsabilità lungo l'intera catena del valore, offrendo così una soluzione praticabile, condivisibile e attuabile senza imporre vincoli irrealistici nella Costituzione, ha aggiunto, invano, l'argoviese.

Da notare che alla fine dei dibattiti è intervenuto Lorenzo Quadri (Lega/TI) che ha spiegato, a nome della Commissione di redazione, come il testo dell'iniziativa contenga in italiano un "errore di traduzione manifesto". Il problema sarà ora corretto. Il comitato d'iniziativa si è detto favorevole, ha precisato il ticinese.

Il dossier passa al Consiglio degli Stati.

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