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«Jacques Baud sanzionato dall'Unione Europea, è accettabile?»

Lo chiede al Consiglio federale il consigliere leghista Lorenzo Quadri con un'interpellanza.
Archivio Tipress/Elia Bianchi
«Jacques Baud sanzionato dall'Unione Europea, è accettabile?»
Lo chiede al Consiglio federale il consigliere leghista Lorenzo Quadri con un'interpellanza.

Le sanzioni, comminate dall'Unione Europea all'ex-graduato e “007” elvetico Jacques Baud, per «propaganda a sostegno della Russia» preoccupano il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri.

«Di fatto, Bruxelles colpisce in modo estremamente grave un cittadino svizzero per le opinioni espresse, senza una procedura giudiziaria», spiega Quadri in un'interpellanza diretta al Consiglio Federale.

«La misura prevede il congelamento dei beni, il divieto di ingresso e di transito nel territorio dell’UE nonché l’interdizione di qualsiasi transazione finanziaria. Si tratta delle prime sanzioni adottate dall’UE nei confronti di un cittadino elvetico», spiega Quadri che evidenzia «una preoccupante deriva autoritaria [dell'UE, ndr.] che dovrebbe preoccupare la Svizzera, tanto più alla luce della politica di continuo avvicinamento all’UE e della ripresa automatica del suo diritto e delle sue decisioni perseguita dal Consiglio federale e dalle maggioranze politiche».

Da cui le richieste al Consiglio Federale:

    • L’ex ufficiale ha beneficiato delle garanzie di un processo equo, come previsto dall’art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, oppure è stato oggetto di una decisione meramente politica?
    • Come valuta il CF queste sanzioni sotto il profilo della libertà di espressione, del pluralismo delle opinioni e dei diritti democratici fondamentali?
    • Il CF intende intervenire presso le autorità dell’UE per contestare la violazione dei diritti fondamentali di un cittadino svizzero? In caso negativo, per quali motivi?
    • Anche la Svizzera intende adottare un approccio simile a quello dell’UE nella lotta alla cosiddetta “disinformazione”? Occorre attendersi, anche nel nostro Paese, l’introduzione di liste nere e di sanzioni nei confronti di persone colpevoli di esprimere opinioni divergenti rispetto alla narrazione ufficiale o “mainstream”?
    • E’ ritenuto ancora opportuno perseguire una politica di continuo avvicinamento, leggi sottomissione, ad un’istituzione – l ‘UE – che viola i diritti fondamentali dei cittadini elvetici?
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