Piccoli fenomeni crescono

Maurizio Canetta, presidente Associazione Amici dell'AYSA
Ho tentato di organizzare un'amichevole tra la squadra dell'AYSA, in Ticino per disputare il torneo pasquale di Bellinzona, e il Gordola, squadra di Terza Divisione, i cui giocatori sarebbero stati felici di giocare con i giovani africani, esperienza probabilmente unica per loro. Tutto a posto, tutto pronto per martedì 26 marzo, se non che, la Federazione Ticinese piazza nella stessa settimana i recuperi di campionato. Il calendario dice: mercoledì 27 marzo Gordola contro Gambarogno.
Il Gordola vorrebbe giocare comunque contro l'AYSA e, nonostante non sia ben messo in classifica e abbia quindi solo svantaggi a giocare due volte in pochi giorni, chiede il posticipo della partita di campionato a giovedì, d'accordo il Gambarogno. Sembra tutto semplice, ma nessuno ha fatto i conti con l'oste, vestito in questo caso da inflessibile dirigente a nome Arturo Cariola. "Impossibile", tuona costui con il ditino alzato dal suo scranno di responsabile della sezione tecnica, "non si fanno eccezioni". Inutili le spiegazioni e le richieste: Cariola non transige, il campionato di terza lega potrebbe essere falsato dal fatto che Gambarogno e Gordola giocherebbero conoscendo il risultato delle altre partite e poi, sostiene Cariola, se diciamo di sì, tutti vorranno cambiare la data delle proprie partite.
Morale della favola: l'AYSA giocherà con qualcun altro (il Losone nella fattispecie, grazie alla disponibilità della squadra e del Centro Sportivo di Tenero) e la regolarità del campionato di terza lega è salva da una grave minaccia. Anche l'integrità morale del presidente della commissione tecnica è salva. Ne sono felice, sarebbe davvero stato troppo bello se i ragazzi dell'AYSA avessero portato a casa solo impressioni positive da questo paese.




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