Leandro de Angelis, Co-presidente giovani verdi liberali Ticino (gvlt) e candidato per il Gran Consiglio
Quando si parla di fuga di cervelli e invecchiamento, Ticino e Neuchâtel hanno un punto in comune e uno che li separa. Il punto comune è che entrambi hanno una popolazione in calo, perdono giovani ben formati e stanno invecchiando. La differenza è che Neuchâtel ha reagito, mentre in Ticino non sembra esserci nessun piano d’intervento.
Secondo le previsioni demografiche, entro il 2050 il 35% dei ticinesi saranno over 65, contro il 24% attuale. Un tale invecchiamento sarebbe insostenibile per AVS e casse pensioni e impatterebbe notevolmente i bilanci statali. A livello di fuga di cervelli, si sa che il numero di ticinesi che dopo gli studi spostano il domicilio al Nord delle Alpi è più che raddoppiato tra il 2011 e il 2019, passando dall’11,5% al 25,7% dei laureati. Questo numero tiene conto solo di coloro che si sono spostati ufficialmente e nasconde dunque una percentuale più alta.
Per essere costruttivo e nella speranza che questo articolo giunga sotto gli occhi di chi, a Bellinzona, si occupa del tema, riassumo ciò che si è fatto a Neuchâtel.
Dal 2016 il Canton Neuchâtel ha cominciato a perdere popolazione, poiché il saldo intercantonale già negativo è peggiorato, mentre gli arrivi dall’estero sono diminuiti. Dal 2016 al 2020, il Cantone ha perso 2700 abitanti, corrispondenti a una perdita di base fiscale di circa 70 milioni. Confrontato a un problema simile a quello ticinese, il governo ha reagito inserendo il tema tra le sue priorità per la legislatura 2017-2021 e ha creato una task force per dei lavori d’esplorazione. Nel 2019 il governo ha lanciato un progetto dotato di 2,3 milioni su 5 anni e ha fissato i seguenti obiettivi: far ritornare il Cantone a una crescita demografica comparabile a quella Svizzera, riequilibrare il flusso migratorio internazionale e migliorare la percezione dell’attrattività del Cantone. Per dirigere il progetto è stato nominato un “delegato alla domiciliazione” incaricato di sviluppare una strategia coordinandosi con servizi governativi e altri attori. Questa persona ha cominciato a lavorare sostenuta da una squadra interdipartimentale e si è così arrivati alla definizione di 10 misure prioritarie, che spaziano dal partenariato con le aziende al reclutamento mirato di nuovi abitanti. Centrale è anche una strategia di marketing per cambiare la percezione del Cantone da terra di partenza e di scarse opportunità a destinazione di arrivo ideale. A questo scopo è stato creato per esempio il sito web www.neuchatel-un-canton-a-vivre.ch.
Questo esempio ci dimostra che combattere un problema strutturale come quello della fuga di cervelli o dell’invecchiamento è possibile, ma bisogna lavorare e guardare al lungo termine. Questo è il tipo di politica nel quale credo e che, come verdi liberali, vogliamo portare avanti. Un tipo di politica del quale il Ticino ha urgentemente bisogno.
Grazie per l'esempio dettagliatamente descritto. Si sa qualcosa di potenziali risultati concreti o, almeno, di proiezioni? Sono dell'idea che parta tutto da come cresciamo i nostri figli, dai valori che trasmettiamo loro (tra i quali l'attaccamento alla Terra); di eccellenze ne abbiamo anche in Ticino e chi vuole vederle le vede, senza tanta pubblicità. Serve solo un pizzico in più di volontà e, magari inizialmente, essere un pelino più portati per il sacrificio.