Cerca e trova immobili

Alberto TogniAlla BNS serve un cambio di strategia

13.01.23 - 18:00
Alberto Togni, Consigliere comunale a Gordola e membro di Direzione del Partito Comunista Ticinese
Partito Comunista Ticinese
Alla BNS serve un cambio di strategia
Alberto Togni, Consigliere comunale a Gordola e membro di Direzione del Partito Comunista Ticinese

Quanto era da settimane sulla bocca di molti, e che in Ticino non ha mancato di suscitare discussioni, è ormai ufficiale: dalla BNS non arriverà il versamento a beneficio di Confederazione e Cantoni. La causa è una perdita di 132 miliardi di franchi che ha completamente bruciato la riserva per future ripartizioni di 102,5 miliardi.

Per il Ticino si tratta di una minore entrata di quasi 140 milioni di franchi, che purtroppo si tradurrà verosimilmente in una manovra di rientro che, fosse anche spalmata su più anni, non lascia presagire nulla di buono per le prestazioni sociali e chi ne usufruisce, soprattutto nell’attuale contesto di rincaro e perdita del potere d’acquisto.

Ma come si è giunti a una perdita di queste proporzioni? Purtroppo, la BNS non rilascia informazioni, neanche alla classe politica, in merito al suo portafoglio, tantomeno alle sue scelte d'investimento (e questo è già problematico di suo). Grazie alla SEC però, l’autorità federale statunitense preposta alla vigilanza e regolamentazione del mercato azionario, sappiamo che la BNS deteneva quasi 180 miliardi di azioni americane (ben il 20% degli investimenti totali della banca), di cui 40 solo nel controverso settore dei GAFAM (Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft) e che proprio il forte calo di questi titoli rappresenta circa tre quarti della perdita azionaria totale annunciata dalla BNS (54 miliardi).

Una delle motivazioni è quindi la scelta - incomprensibile se pensiamo che la BNS è una banca centrale tenuta costituzionalmente ad agire nell’interesse generale del paese - di collocare una quota così sproporzionata delle proprie attività in un mercato altamente volatile e rischioso. Una seconda ragione invece, e come Partito Comunista la criticammo in solitaria già nel 2015, è la grossa esposizione in euro portava avanti dall’istituto per evitare l’apprezzamento del franco (obiettivo tra l’altro centrato solo a fasi alterne). 

La BNS deve assolutamente cambiare strategia, diversificando maggiormente le proprie esposizioni, ma anche ripensando alle sue politiche, ovvero non limitandosi più a distribuire (quando possibile) gli utili, ma anche concedendo crediti a Confederazione e Cantoni e rendendo la sua politica monetaria uno strumento per lo sviluppo socio-economico della Svizzera. E non da ultimo, oggi a maggiore ragione vista anche la decuplicazione del suo bilancio negli ultimi 20 anni, occorre abolirne lo statuto di indipendenza rispetto alle autorità politiche e quindi in ultima istanza, dalla popolazione.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Mat78 1 anno fa su tio
Ma con quale criterio si assegna spazio su questa rubrica? Qui i comunisti sono come il prezzemolo, sembrano il partito di maggioranza assoluta vista la frequenza con la quale viene loro permesso di scrivere corbellerie.

Johari 1 anno fa su tio
Primo passo, trasformare la BNS in un istituto pubblico (ora a maggioranza di privati), poi se ne può parlare. Nella situazione attuale questi sono solo bla bla che non hanno il potere di cambiare nulla.

Mox 1 anno fa su tio
Risposta a Johari
Ben detto ed anzi la BNS dovrebbe venir eliminata del tutto dando il potere di battere moneta SENZA DEBITO al ministero delle finanze. Andremmo tutti in pensione a 60 anni ma gli ebrei che la governano ci farebbero la guerra. L'ultimo che ci ha provato è stato Kennedy e sappiamo com'è finito!

gruzi 1 anno fa su tio
Propongo Togni al posto di Thomas J. Jordan così che ci pensi lui a risanare i risultati della BNS.

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
Esatto, “abolirne lo statuto di indipendenza dalle autorità politiche”. E, giuridicamente, con quali strumenti? (..) È ovvio che una banca centrale, e questo non è che una piccola prova, influenza in modo determinante l’economia di un intero paese. Gli è stato permesso di agire in tal senso ed ogni singolo cittadino ne subisce l’effetto. Come liberarsi di questo giogo che è la spada di Damocle dell’economia e dello standard di vita di un paese? Emanando una legge che vieti alla Banca Centrale di far pagare l’emissione di capitale ad interessi remunerativi allo Stato, per esempio. In tal caso lo Stato potrebbe implementare programmi per l’acquisto della prima casa ad interessi “zero”, oppure emanare programmi per la ristrutturazione di case-edifici-appartamenti con almeno 40 anni e sempre ad interessi zero; altresì implementare programmi di sviluppo commerciale od industriale ad interessi zero. Insomma, la volontà di agire in tal senso in tempi stretti (non in lunghi anni di discussioni) permetterebbe un rilancio dell’economia di un intero paese. Per non parlare poi delle infrastrutture di Comuni e Cantoni, strade, gallerie, ponti, ristrutturazioni di edifici storici. Ci sarebbe da fare per 100 anni a beneficio di tutti. Un sogno? Sì, ma si tratta anche di uno scenario fattibile, con le giuste intenzioni politiche.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Lux Von Alchemy
Geniale, in Italia l'hanno fatto, chiamandolo super bonus. Il risultato è stato un debito assurdo per niente, una porzione di case restrutturate ridottissima, inflazione, lavori fatti male ed infine i classici furbetti. Direi che è proprio quello alla quale dobbiamo puntare, viva gli sprechi! Comunque il compito della BNS è cercare di mantenere stabili i prezzi. Tu proponi di metterla sotto il controllo diretto della politica, con l'obbligo di acquistare le obbligazioni statali a senza interesse. Follia pura, dai a dei politici il gioco perfetto con la quale distruggere una nazione, l'emissione costante di debito acquistato dalla BNS sarebbe benzina per l'inflazione (Italia anni ''70-''80), indovina un po' chi ci perde quando l'inflazione aumenta? Poveri e dipendenti, il tutto per permettere a chi ha una casa di rifarsi l'isolazione a spese della fiscalità generale. Pura follia!
NOTIZIE PIÙ LETTE