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L'OSPITECovid-19, quasi 20: «Bisogna reagire!»

21.10.20 - 11:00
di Tiziano Galeazzi, deputato UDC in Gran Consiglio
Tiziano Galeazzi
Covid-19, quasi 20: «Bisogna reagire!»
di Tiziano Galeazzi, deputato UDC in Gran Consiglio

LUGANO - Covid-19, quasi 20: sono mesi che non scrivo più nulla, dalla fine della prima ondata... Proprio perché ho voluto osservare l'evoluzione dall'estate a ottobre.

Lo scorso maggio, in un intervista rilasciata a un portale, parlai della seconda ondata in prossimità dell'estate (ci furono vari casi ma non molti) e di una terza in ottobre. Ed eccola, arrivata nel pieno della sua forza. Era prevedibile e molti esperti lo sostenevano già.

Nulla d'inventato ovvio, ma qualcosa tra l'estate e oggi è cambiato. A mio giudizio abbiamo creduto d'esserne fuori, abbiamo sottovalutato la situazione e lo abbiamo ignorato facendo "spallucce", credendo che fosse si indebolito e fosse diventato meno pericoloso. Ebbene, oggi invece si mostra a noi tutti per quello che è ed è sempre stato.

Non possiamo nemmeno dire che i decessi sono diminuiti, perché sarà (ahimè) questione di tempo. Per ora il sistema sanitario svizzero resiste; ma fino a quando sarà così? Ricordiamoci che i casi di oggi sono infetti da una o due settimane, il tempo d'incubazione, e l'autunno e l'inverno son ancora lunghi. La primavera è lontana e l'estate 2021 è ancora un miraggio.

Qualcuno (gli esperti) sostiene che oggi lo conosciamo e sappiamo come trattare i casi più gravi. È vero, oggi conosciamo il nostro avversario al 60%, in marzo eravamo allo 0%. Ma a differenza della scorsa primavera, l'economia privata e le casse dello stato, sono quasi al collasso! Di questo passo saremo rovinati.

Ora, senza perdere la testa, come dice un mio amico d'Ascona, dobbiamo trovare una strategia di uscita economica immediata affinché oltre al danno sanitario non si abbia anche la rovina finanziaria della popolazione, dell'economia e dello Stato. Avanti di questo passo, come disse ieri il mio collega Galusero in aula di Gran Consiglio, siamo prossimi a non più aver liquidità per pagare gli stipendi nell'amministrazione. E aggiungo io: anche nelle famiglie dei cittadini si rischia il default e cosi nell'economia che genera posti di lavoro e stipendi.

Da Berna ci si aspetta un "contrattacco" al Covid19-20 e non una difesa modulata. Il ballo, come scrissi in maggio, dobbiamo condurlo noi e non il "partner" corona! Anche a livello cantonale, svegliamoci nel trovare strategie d'uscita e moduli di sopravvivenza, perché a Natale, con questo passo, saremo rovinati.

Uniamo le forze e concentriamoci sull'essenziale. Non facciamo la fine del Generale Custer a Little Bighorn. Come politici abbiamo il dovere di non subire ma REAGIRE!

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