Piattaforma, motori, frenata: le novità della Q6 e-tron

Il concentrato di innovazione tecnologica del nuovo suv di Audi
Una robusta dose di innovazione tecnologica per migliorare efficienza e prestazioni: è questa la caratteristica principe della Q6 e-tron, modello ormai sul mercato di cui Audi ha svelato alcuni interessanti segreti. La Q6 e-tron è l’auto su cui debutta la Premium Platform Electric, ovvero PPE, la nuova piattaforma realizzata insieme a Porsche a 800 volt che consente dunque di utilizzare cablaggi per batteria e motori molto più sottili: più spazio e meno peso, dunque, per la Q6 e-tron, ma anche maggiore efficienza termica dato che il surriscaldamento si riduce, fattore che implica anche la presenza di un sistema di raffreddamento più piccolo. Inoltre l’architettura a 800 volt assicura potenza di ricarica maggiore: in corrente continua la Q6 e-tron può raggiungere picchi di 270 kW, in che vuol dire che bastano appena 21 minuti per passare dal 10 all’80% di ricarica della batteria. Capitolo accumulatori: Audi ha modificato la chimica delle celle proprio per reggere meglio a velocità di ricarica più alta.
La piattaforma PPE ospita sulla Q6 e-tron anche dei nuovi motori elettrici più efficienti, che secondo quanto diffuso dalla casa tedesca occupano il 30% di spazio in meno e pesano il 20% in meno. Già da sola, questa innovazione permette di aumentare di 40 km l’autonomia della vettura rispetto alle e-tron della precedente generazione e di raggiungere così i 625 km dichiarati dall'azienda.
Sulla PPE, inoltre, Audi ha inserito anche un nuovo sistema di frenata rigenerativa attiva nel 95% delle frenate quotidiane: non è più il sistema di comando dei freni a gestire la fase di recupero dell’energia, ma una nuova centralina ad alta potenza di calcolo che assicura maggiore efficienza.




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