«Sanremo 2007? Avrei dovuto vincerlo io»

Nuovo episodio di TioTalk con Paolo Meneguzzi - tra concerti nella Svizzera italiana, tour sudamericani e tanto altro
Nuovo episodio di TioTalk con Paolo Meneguzzi - tra concerti nella Svizzera italiana, tour sudamericani e tanto altro
SAVOSA - Una carriera che si avvia a raggiungere il prestigioso traguardo dei 30 anni, quella di Paolo Meneguzzi. Per lui il 2026 sarà un anno di festeggiamenti e grandi progetti, che al momento non ha voluto anticipare ma che, a tempo debito, condividerà con noi e di conseguenza con il pubblico ticinese.
L'amore del Sudamerica - Ospite del nuovo episodio di TioTalk, il cantautore ticinese ci ha raccontato le sensazioni vissute nei mesi autunnali, nei quali è stato protagonista di una tournée sudamericana di grande successo, con platee sempre piene. Non si può non parlare del festival di Viña del Mar, che Paolo ha vinto nel 1996 e che è stato il grande trampolino della sua carriera. «Aver vinto un festival visto in tutto il Sudamerica mi ha dato una popolarità immensa, che abbiamo sfruttato come meglio abbiamo potuto». Lo si vede ancora oggi, quando ai concerti in Argentina, Cile e altre nazioni latino-americane s'incontra un pubblico intergenerazionale. «Ci sono i figli di coloro che mi hanno ascoltato, attraverso i gusti dei genitori. È quello che si chiama "il pubblico dei romantici", fatto da persone che per l'appunto ascoltano musica romantica».
Che belli, gli anni 2000 - Abbiamo parlato anche del ritorno dal vivo in Ticino: a Winterland Locarno, sabato 6 dicembre, come ospite speciale del format "Ma che ne sanno i 2000". «È un'idea spettacolare che stanno portando in giro per tutta l'Italia, più queste tappe in Ticino. Partecipateci perché sono veramente belle». Paolo è stato un indubbio protagonista di quell'epoca musicale. «Quegli anni per me sono stati straordinari» e lo hanno visto a più riprese in gara al Festival di Sanremo. Sono state cinque le partecipazioni, con un quarto posto e due sesti posti.
TIO/20MIN/GIORDANOPaolo Meneguzzi all'esterno della redazione di Tio/20minuti.«Mi mangio le mani» - Alla kermesse canora è legato probabilmente il più grande rimpianto della sua carriera artistica. «Mi mangio le mani, quando penso al Sanremo di "Musica" nel 2007. Senza darmi le pacche sulle spalle, avrei dovuto vincere io. La giuria di qualità mi ha massacrato, quando ero primo sia in quella demoscopica che nel televoto». La vittoria al Festival «sarebbe stato un riconoscimento molto importante per tutto il lavoro che ho fatto io, così come la mia squadra, in tantissimi anni.
In concerto a San Bernardino - C'è poi un invito per un appuntamento che ancora deve arrivare: il 5 gennaio Paolo Meneguzzi sarà protagonista nell'ambito di San Bernardino Winter Village, insieme alla sua band. «Dopo un bel po' di tempo torno a fare un vero concerto nella Svizzera italiana. Ripercorro tutta la mia carriera, a eccezione delle canzoni sudamericane che non sono mai uscite in italiano. Sarà un'escalation dagli anni 2000, da "In nome dell'amore" a "Ed io non ci sto più" fino a "Musica", "Grande" e "Imprevedibile"».
Tutto quello che c'è in questo episodio - In questo TioTalk c'è stato modo di parlare anche di Progetto Amore, un evento che ha saputo unire musica e solidarietà; della PopMusicSchool, vera e propria fucina di talenti artistici (non solo musicali); delle polemiche che hanno accompagnato la sua carriera, vedi per esempio quelle con Tiziano Ferro o J-Ax. C'è solo un modo per scoprire il contenuto di questa lunga chiacchierata: guardare l'episodio.






