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CANTONE / SVIZZERALa politica si muove per contrastare l'aumento dei prezzi della benzina

17.08.22 - 12:45
La Commissione dell'economia del Nazionale ha adottato due mozioni per frenare il rincaro dei costi sull'energia.
Ti-Press
Fonte ats
La politica si muove per contrastare l'aumento dei prezzi della benzina
La Commissione dell'economia del Nazionale ha adottato due mozioni per frenare il rincaro dei costi sull'energia.
La prima chiede che la COMCO avvii un'inchiesta su eventuali distorsioni della concorrenza, la seconda, presentata da Marco Romano, perora l'introduzione di un calcolatore dei prezzi.

BERNA - I prezzi dell'energia, e in particolare della benzina, e i relativi margini di guadagno dei fornitori preoccupano la Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio nazionale (CET-N) che oggi ha adottato due mozioni sul tema: una chiede che la COMCO avvii un'inchiesta su eventuali distorsioni della concorrenza e l'altra sostiene l'introduzione di un calcolatore dei prezzi, come chiesto anche dal consigliere nazionale Marco Romano.

La Commissione ha discusso a fondo con la responsabile del Dipartimento dell'energia (DATEC) Simonetta Sommaruga, e il capo del Dipartimento dell'economia Guy Parmelin, della sicurezza dell'approvvigionamento energetico e delle ricadute previste sull'economia svizzera, annuncia un comunicato odierno. La CET-N ha pure chiesto all'Amministrazione informazioni più dettagliate sulla linea d'azione in caso di un'eventuale penuria di elettricità o gas e vorrebbe sapere come il Consiglio federale intende ridurre al minimo le ricadute negative sull'economia.

Con 12 voti contro 10 e 1 astensione, ha accolto una mozione che chiede d'incaricare la Commissione della concorrenza (COMCO) di avviare un'inchiesta su eventuali problemi nei mercati dell'energia, come hanno già fatto alcuni Paesi europei. Lo scopo - precisa il testo - è di esercitare una certa pressione affinché la questione dei margini dei fornitori di benzina e di gas sia esaminata alla luce dei fatti e dell'aumento dei prezzi finali. Si tratta di una questione è di primaria importanza nel contesto del dibattito sul potere d'acquisto e delle agevolazioni legate ai prezzi dell'energia, aggiunge il comunicato.

La seconda nozione, approvata con 16 voti contro 7, mira a introdurre una piattaforma in linea sulla quale sia possibile consultare i prezzi del carburante delle stazioni di servizio in Svizzera, in modo da favorire la concorrenza. In maggio Marco Romano (Centro/TI) ha depositato un testo analogo, con cui chiede al Consiglio federale di porre le basi per la creazione di un calcolatore online pubblico dei prezzi di carburante, gas ed elettricità per veicoli in Svizzera, sul modello di quello austriaco.

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COMMENTI
 

Evry 1 anno fa su tio
Tutto grazie agli svizzeri... e rigomati sinistroidi ! vergogna

Princi 1 anno fa su tio
tutte le nazioni confinanti hanno i prezzi sotto 1.90 al L ma i nostri consiglieri federali dicono che la Svizzera é abbastanza ricca per sopportare questo aumento ! ( NO problem tutte le domeniche spesa in italia cena e pieno all'auto ) euro a 0,98 meglio di cosi . tutto grazie alla nostra politica

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Princi
In una situazione di carenza beni, abbassarne macchinosamente il prezzo (levare le tasse) è folle e dannoso. In primo luogo l'ammanco d'introito fiscale va compensato con maggiori tasse in altri posti (gioco a somma zero), debito (gioco a somma negativa visto che paghi gli interessi) oppure meno investimenti (quindi maggior decadimento delle infrastrutture stradali). Sono banali leggi di mercato, in una situazione di crisi dell'offerta e a domanda costante il prezzo aumenta, se lo si riduce artificialmente, il prezzo continua ad aumentare. Puoi ringraziare i tuoi amici delle nazioni confinanti se i prezzi di derivati petroliferi sono così alti, mica la politica. Fai benissimo ad andare in Italia a fare la spesa se ti conviene, però non vuol dire che si debbano attuare politiche folli tanto per dare un contentino elettorale nel breve periodo (perché tempo 2-3 mesi e i prezzi sarebbero uguali a prima della rimozione o l'abbassamento delle tasse, poi in seguito arriverebbe la mazzata con la reintroduzione di queste).

centauro 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
In materia finanziaria sono del tutto ignorante, ma di una cosa sono convinto, tutte queste crisi internazionali generano speculazioni in buona parte estranee agli stessi. Pertanto siamo in balia di questi lobbies che fanno il bello e cattivo tempo, tanto chi paga sono sempre gli ultimi alla base della piramide sociale.

ZioG. 1 anno fa su tio
Con certi polli i prezzi non possono che salire

emibr 1 anno fa su tio
Non capisco perché ci si meravigli dei guadagni enormi dovuti a prezzi più elevati di quanto ci sarebbero se le leggi contro accordi e cartelli fossero serie. La maggioranza degli elettori vota da anni partiti che difendono politiche liberiste, queste ne sono le conseguenze. Oltrettutto questi interventi sono tardivi.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a emibr
Mah, colpa dei liberisti, poi leggi sopra ed è colpa della sinistra, mi pare che non siamo tanto in chiaro, l'importante è dare contro agli avversari ideologici. In ogni caso dev'esser davvero divertente bello farsi male, se si abbassassero le tasse sui vettori energetici questi proventi mancati come verrebbero compensati? Maggiori tasse? Debito pubblico? Non si sistema il ponte di Olivone? Non esistono pasti gratis, mica si possono tirar via tasse a caso senza ripercussioni, ma tanto pagano sempre gli altri no?

emibr 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Non ho scritto il commento per dare colpe e non sono nemmeno favorevole a che lo stato abbassi le tasse sui vettori energetici sottraendo risorse per altri compiti. Constato solo che lo stato non ha veri mezzi per contrastare i cartelli, ed è un dato oggettivo, grazie alle destre.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a emibr
Nel caso in cui avessi evidenza di un cartello che riesce a regolare i prezzi della benzina in Svizzera ti invito a segnalarlo alla commissione federale competente. A me sinceramente la situazione pare diversa, ci sono stati due anni d'inattività e di consumo ridotto di carburante, quindi le aziende petrolifere hanno avuto profitti fortemente diminuiti se non addirittura perdite, semplicemente ora si riprendono un po' di soldi, poi una nazione ha deciso d'invaderne un'altra con conseguenti sanzioni. Diciamo che il prezzo è logicamente aumentato (difatti saliva già prima di febbraio), ovviamente un'azienda cerca di farci un po' di cassa, ma da qua a dire che è un cartello mi pare un grande balzo.

emibr 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Mi pare che l'attuale prezzo del petrolio non giustifichi il prezzo al pubblico dei combustibili anche in un libero mercato come il nostro. Che ci sia odore di cartello mi pare evidente e non da oggi, ma non sta a me denunciarlo. Come spiegare che all'arrivo di una crisi il prezzo sale subito anche con consistenti scorte pagate a basso prezzo e poi il prezzo scende molto lentamente a fine crisi e ci dobbiamo pure sentire presi in giro dalla scusa che hanno pagato molto il combustibile e che scenderà quando avranno esaurito le scorte? E ciò lo fanno tutte le compagnie, se non sa di cartello ciò vorrei sapere cosa è un cartello! Abbiamo a Berna chi se ne dovrebbe occupare, anche con le deboli leggi svizzere abbiamo legato le mani a Mr. Prezzi, vedi ad esempio con che difficoltà si sanzionarono gli asfaltatori.

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a emibr
A proposito degli asfaltatori.....i nostri politici con questo scandalo di asfaltopoli c’erano dentro quasi tutti, la magistratura che si ripete come un mantra viaggi separata dalla politica cosa fece? Quasi niente, cane non mangia cane. Ricordo cosa fu asfaltopoli per il Ticino, tutti i lavori pubblici di sistemazione strade ma anche lavori privati venivano gonfiati di prezzo fino al 30% e spartiti tra le 17 ditte presenti sul nostro territorio, centinaia di milioni di lavori appaltati a tavolino. In galera nessuno e multa ridicola, oggi la situazione sarà migliorata? Mah.....comunque ogni tanto abbiamo metodi di lavoro presoi dalla migliore tradizione sicula.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a emibr
@emibr hai ragione nel dire che il prezzo del petrolio non giustifica un maggior costo dei carburanti derivati, non dimenticare però che l'anno scorso, per un periodo di 15-16 mesi, il prezzo è stato molto basso (quasi un franco in meno rispetto a oggi). Mi pare logico e legittimo che vogliano rientrare delle perdite, alla fine vendono al prezzo alla quale la gente è disposta a pagare, evidentemente qualcuno ancora paga, altrimenti vedresti strade piene di cavalli e biciclette. Poi è normale che se ne approfittino, alla fine una ditta deve guadagnare, è il suo scopo far utili, poi per qualcuno non sembra morale, ma il mondo va così. (sinceramente non mi pare nemmeno appropriato usare il verbo approfittare)

vulpus 1 anno fa su tio
Tutto va bene, ma al cittadino frulla per la testa che qualcuno stà drammatizzando oltre misura la questione, e se ne stia poi approfittando della situazione.

centauro 1 anno fa su tio
Risposta a vulpus
Ma chiaro, è sempre così.
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