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LUGANO

Amministrazione infedele? Zali ipotizza un nuovo capo d'accusa in attesa di sentire Rossi

Al processo dell'HCL cominciato questa mattina il Giudice Claudio Zali ha dichiarato che verificherà l'operato di Kaufmann e Gaggini nell'ambito degli accordi stipulati in nero con gli allenatori e i giocatori del Lugano. Il giudice potrebbe ipotizzare il reato di amministrazione infedele.
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Amministrazione infedele? Zali ipotizza un nuovo capo d'accusa in attesa di sentire Rossi
Al processo dell'HCL cominciato questa mattina il Giudice Claudio Zali ha dichiarato che verificherà l'operato di Kaufmann e Gaggini nell'ambito degli accordi stipulati in nero con gli allenatori e i giocatori del Lugano. Il giudice potrebbe ipotizzare il reato di amministrazione infedele.
LUGANO - Tra gli spunti interessanti della prima mattinata di processo, oltre alla "scoperta" dei 10'430'000 franchi al lordo versati in nero ad una ventina di giocatori durante i dieci anni in esame (circa 1'600'000 franchi a Nummelin e circa 1...
LUGANO - Tra gli spunti interessanti della prima mattinata di processo, oltre alla "scoperta" dei 10'430'000 franchi al lordo versati in nero ad una ventina di giocatori durante i dieci anni in esame (circa 1'600'000 franchi a Nummelin e circa 1'300'000 franchi a Maneluk, solo per citare gli importi maggiori) alla luce dei soli 7 i milioni al lordo versati e dichiarati, vi è la possibile aggiunta di un nuovo capo d'accusa, da parte del giudice Zali. "Nel pomeriggio -ha affermato il giudice- dovrò appurare se il vostro agire (riferendosi agli accordi contrattuali con i giocatori/allenatore pagati in nero, ndr) avveniva in base ad un mandato societario e se esso era uno dei vostri compiti". In tal caso, ha precisato Zali, vi è la possibilità di aggiungere l'amministrazione infedele tra i capi d'accusa. Accusa questa che ricadrebbe su due degli imputati, l'Avv. Gaggini e l'Ing. Kaufmann, in quanto parti attive nella gestione societaria e del CdA. Con l'intenzione appunto di chiarire questo aspetto, il giudice Zali ha chiamato a deporre Paolo Rossi, attuale presidente del HCL.

Difficile a ben vedere la sostenibilità di questa accusa in quanto tale reato prevede l'intenzione, da parte degli imputati in questione, di nuocere alla società della quale erano dirigenti.

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