Monsignor Grampa: "Sono pronto a ripetere quello che ho detto"

GORDOLA - Ha preso nuovamente posizione Monsignor Pier Giacomo Grampa che ieri sera ha diffuso alle redazioni un comunicato sulla tanto discussa omelia pronunciata a Gordola in merito alla vicenda di don Italo Casiraghi e alle accuse avanzate domenica dal settimanale "ilCaffè". Ecco il contenuto della sua replica.
I sommi sacerdoti frattanto gli muovevano molte accuse. Pilato lo interrogò di nuovo: Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!. Ma Gesù non rispose più nulla, sicché Pilato ne restò meravigliato ( Marco 15,3- 5). Così leggo nel Vangelo. E il Vangelo è la strada di ogni cristiano; a maggior ragione di un Vescovo".
"Per questo, di fronte a tutto quello che è stato scritto in questi giorni da alcuni giornali, preferisco anchio tacere, ascoltare, riflettere, valutare, pregare, precisando però che quanto ho detto a Gordola, sono pronto a ridirlo, perché non si riferiva solo a quei fatti contingenti, ma era unindicazione generale di un modo di procedere secondo il Vangelo, che capisco possa non essere conforme ad altre etiche. Nel Vangelo di Matteo, a proposito della correzione per un fratello che sbaglia, si legge: Se il tuo fratello commette una colpa, va e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo allassemblea; e se non ascolterà neanche lassemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano ( Matteo 18. 15- 17)".
"Un Vescovo nel suo impegno di seguire il Vangelo può anche essere frainteso e può far nascere altri problemi, che devono essere presi in considerazione e valutati; ma un Vescovo deve sforzarsi di seguire e praticare il Vangelo prima di altri consigli. Circa il discorso di Gordola: al di là del tono emotivo con cui venne pronunciato, lo misi a fuoco nel ritiro di Bose, e lo sottoposi al Priore di quella Comunità monastica, frate Enzo Bianchi, che non vi lesse tutte le malevoli interpretazioni con le quali venne accolto da alcuni in Ticino".
"Non entro nemmeno nel merito di altri fatti richiamati, ad esempio, dal Caffè di ieri, domenica 61o febbraio, precisando comunque che il docente è stato allontanato definitivamente dalla scuola nel momento ritenuto meno traumatico per tutti, benché non ci fosse ancora la sentenza definitiva su quello di cui veniva accusato. Vorrei si capisse che la sensibilità e le preoccupazioni di un Vescovo possono essere diverse da quelle di certa stampa. Un Vescovo deve restare fedele al Vangelo, crederlo vero e impegnarsi a viverlo sul serio".




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