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SVIZZERA

Sbagli? Queste quattro casse malati ti bastonano

Vari modelli assicurativi presuppongono delle regole ben precise. Chi le infrange, anche la prima volta, può essere costretto a pagare tutto di tasca propria.
20min/Carole Alkabes
Fonte Blick
Sbagli? Queste quattro casse malati ti bastonano
Vari modelli assicurativi presuppongono delle regole ben precise. Chi le infrange, anche la prima volta, può essere costretto a pagare tutto di tasca propria.

BERNA - Tre persone su quattro, in Svizzera, hanno un'assicurazione malattia basata sulla telemedicina, sul modello del medico di famiglia o sul modello HMO. Ma per evitare brutte sorprese, ovvero trovarsi a dover pagare tutto di tasca propria, bisogna attenersi rigidamente alle regole fissate dalle casse malati.

Ma di quali regole stiamo parlando? Con la telemedicina, se non si sta bene, non ci si può recare direttamente dal medico, ma è obbligatorio contattare il centralino di telemedicina della propria assicurazione. Per il modello del medico di famiglia il primo punto di contatto è invece sempre il medico di base, mentre per il modello HMO è un centro medico facente parte di una rete definita dall'assicurazione malattia.

Sanzioni alla prima infrazione - Particolarmente severi rispetto a queste regole sono i giganti assicurativi Assura, Helsana, KPT e Swica, che prevedono sanzioni già alla prima infrazione. Lo rivela il Blick. La cassa malati, in particolare, può trasferire l’assicurato a un modello standard, molto più costoso, oppure rifiutare di coprire le spese del trattamento.

«Le casse malati che prevedono ancora sanzioni senza un preavviso devono urgentemente adeguare le loro condizioni generali», ha dichiarato al quotidiano zurighese Sara Stalder, direttrice della Fondazione svizzero tedesca per la protezione dei consumatori. «È incomprensibile che Helsana, una delle più grandi assicurazioni malattia della Svizzera, mantenga ancora misure così inique». Per Stalder la soluzione corretta sarebbe applicare sanzioni solo dopo la terza infrazione.

«C'è tolleranza, ma si va caso per caso» - Le quattro casse malati in questione, dal canto loro, ridimensionano il problema, sostenendo che in realtà non sanzionano alla prima infrazione, ma si limitano a un avvertimento. «La tolleranza che adottiamo è volutamente non inserita nelle condizioni generali, ma viene applicata caso per caso, a seconda della situazione», chiarisce Helsana.

KPT assicura di «avvertire sempre più volte» i propri clienti prima di adottare sanzioni, e che tale disposizione è già integrata nelle condizioni dei suoi nuovi modelli. Anche Assura ha rivisto le proprie condizioni: sei dei suoi otto modelli prevedono l'applicazione di sanzioni soltanto dopo la seconda infrazione.

«I modelli si basano su queste regole» - Swica, intanto, spiega che il principio stesso di questi modelli si basa sulla possibilità di sanzionare le infrazioni, altrimenti non verrebbero approvati dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). «Non possiamo modificare le condizioni generali a nostro piacimento», precisa un portavoce, specificando comunque che nei casi in cui vi è una situazione medica delicata viene applicata una certa tolleranza.

La Fondazione per la protezione dei consumatori sottolinea però che le condizioni generali sono giuridicamente vincolanti. «Gli assicurati non possono fare affidamento sulle pratiche arbitrarie di una cassa malati. Le condizioni generali rappresentano l’unica base legale valida», fa notare Sarah Lengyel, responsabile del settore sanitario della fondazione.

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