LSD, tre quarti di secolo in una mostra

L'esibizione si sviluppa sul libro "LSD-Il mio bambino difficile" di Albert Hoffman
BERNA - La Biblioteca nazionale svizzera dedica una mostra all'LSD, i cui potenti effetti allucinogeni furono scoperti 75 anni fa dal chimico svizzero Albert Hofmann (1906-2008). Da domani all'11 gennaio, l'esposizione illustra i molteplici cambiamenti sociali e culturali provocati da questa sostanza.
L'elemento chiave dell'intera mostra è il libro di Hofmann "LSD-Il mio bambino difficile", pubblicato nel 1979. Ma sono presentate anche opere scientifiche e artistiche di vario genere di persone che hanno avuto esperienze con il dietilamide dell'acido lisergico (LSD).
Hofmann sintetizzò l'LSD nel 1938, studiano presso i Laboratori Sandoz come purificare ad uso farmacologico i principi attivi contenuti nella segale cornuta, graminacea attaccata dal fungo Claviceps purpurea, detto comunemente ergot.
Cinque anni dopo, il 16 aprile del 1943, ripetendo la sintesi della sostanza ormai quasi dimenticata, Hofmann fu il primo essere umano a provare gli effetti dell'LSD dopo che una piccola quantità della sostanza gli cadde sulla mano durante un esperimento. Si trattò soprattutto di irrequietezza e un po' di vertigine. Ma tre giorni dopo, ne assunse deliberatamente 250 microgrammi prima di tornare a casa in bicicletta, con effetti psichedelici molto più intensi.
Con la scoperta della sua enorme potenza psichedelica - si possono percepire alterazioni già con 25 microgrammi, ossia milionesimi di grammo - iniziò la movimentata storia dell'LSD.
Dopo la rapida diffusione nella ricerca e nella psichiatria, dagli anni Cinquanta la sostanza acquista popolarità anche al di fuori della medicina. Viene sempre più utilizzata come allucinogeno, specialmente da artisti e scrittori. Vi ricorrono anche l'autore e psichiatra svizzero Walter Vogt (1927-1988) e l'artista, pure svizzero, Serge Stauffer (1929-1989), di cui la mostra presenta alcuni estratti delle opere.
Negli anni Sessanta, con i figli dei fiori, l'LSD abbandona definitivamente gli ambienti clinici diventando droga della cultura pop. Nel 1968, anno simbolo del movimento hippie, dopo gravi incidenti e resoconti sui danni psichici, la Svizzera emana il primo divieto parziale della sostanza.



