Aforismi e citazioni all’uopo

di Ovidio Biffi
Alcuni eventi della settimana trascorsa si prestano ad essere commentati con degli aforismi. Ricordo, tanto per entrare in materia, che «l’aforisma non coincide mai con la verità: o è una mezza verità o una verità e mezzo» (Karl Kraus).
1) SCONTRI FRA MANIFESTANTI UDC E ESTREMISTI DI SINISTRA A BERNA.– Mezzo secolo dopo vale ancora e sempre il giudizio di Mino Maccari: «Il fascismo si divide in due parti: il fascismo vero e proprio e l’antifascismo».
2) GIORGIO GALLI (CORRIERE DELTICINO) E SERGIO SAVOIA (VERDI) .– Il primo scopre che il pistolotto pre-elettorale di Sergio Savoia pubblicato sul CdT era ripreso (se non di sana pianta perlomeno di sana copia) da The Economist. Evidentemente il riscaldamento globale non sta «sbalestrando» solo gli orsi polari. Thomas S. Eliot ha scritto: «Il pubblico vuole da noi solo lo spogliarello, ma ciò che conta è ciò che riusciamo a fare alle sue spalle, senza che egli se ne accorga».
3) GIORGIO GIUDICI AI DIRIGENTI DEL PLRT A RIVERA.– Il sindaco di Lugano ha detto che i liberali luganesi non hanno mai voluto staccarsi dal PLR. Non ha detto nulla dell’ala «sopracenerina» perché l’aveva già scritto Flaiano: «Voi scambiate la vostra noia per indignazione. Volete rompere il vasellame non perché avete deciso di farne a meno, ma per cambiarlo». E aveva aggiunto anche la conclusione: «Non chiedetevi dove andremo a finire, perché ci siamo già».
4) PREVENTIVO 2008 DELLO STATO.– Il deficit strutturale era certamento meglio presentarlo con questo titolo: ogni giorno lo Stato spende 500’000 fr. in più di quanto incassa. Non servirà a migliorare la situazione, ma mi piace citare Abramo Lincoln, anche per ricordare che l’America non ha solo la famiglia Bush tra i presidenti: «L’obiettivo legittimo del governo è realizzare quello che una comunità avrebbe dovuto fare ma che non è stata in grado di fare, o quello che i singoli non possono fare da soli facendo appello alle proprie capacità. Ma il governo dovrebbe evitare di interferire in tutto quello che la gente può e deve saper fare da sè».



