Cerca e trova immobili
DAVINA FITAS

14 giugno: la parità è un diritto, non un’illusione

Davina Fitas, responsabile del settore pubblico e docenti, coordinatrice Ocst donna-lavoro
Ti-Press / Alessandro Crinari
14 giugno: la parità è un diritto, non un’illusione
Davina Fitas, responsabile del settore pubblico e docenti, coordinatrice Ocst donna-lavoro
Ogni anno, il 14 giugno ci invita a fermarci e riflettere su una domanda cruciale: a che punto siamo con la parità tra donne e uomini? Non è solo una data simbolica, ma un’occasione concreta per guardare con onestà ai passi compiuti e a quelli a...

Ogni anno, il 14 giugno ci invita a fermarci e riflettere su una domanda cruciale: a che punto siamo con la parità tra donne e uomini? Non è solo una data simbolica, ma un’occasione concreta per guardare con onestà ai passi compiuti e a quelli ancora da fare.

Nel 1981, l’inserimento del principio di uguaglianza nella Costituzione svizzera fu una tappa storica. Ma oggi, a oltre quarant’anni di distanza, è evidente che la parità scritta sulla carta non si è ancora pienamente tradotta nella realtà. La disparità salariale persiste: secondo i dati più recenti, in Svizzera le donne guadagnano mediamente il 9.5% in meno degli uomini. Una parte significativa di questo divario – circa il 7% – resta inspiegabile, cioè non giustificabile da fattori oggettivi. In Ticino la differenza è leggermente inferiore (8.4%), ma va considerato che il salario mediano regionale è più basso, penalizzando doppiamente le donne.

Le discriminazioni, però, non si fermano al portafoglio. Troviamo una scarsa rappresentanza femminile nei ruoli decisionali, ostacoli alla conciliazione tra lavoro e vita privata, stereotipi di genere che si trasmettono già tra i banchi di scuola, e una violenza di genere ancora troppo diffusa. Un problema culturale e strutturale, che richiede un cambiamento profondo e condiviso.

OCST Donna-lavoro propone un evento proprio il 14 giugno presso la sede dell’OCST a Lugano alle 9.45 per creare uno spazio di dialogo aperto a tutte e tutti: lavoratrici e lavoratori, giovani, persone pensionate, datrici e datori di lavoro. Perché la parità non si costruisce “contro” qualcuno, ma insieme, attraverso l’ascolto, la comprensione e la volontà di cambiare.

Durante l’incontro daremo voce sia a esperte ed esperti e rappresentanti istituzionali per riflettere sull’efficacia della Legge federale sulla parità dei sessi (LPar), sulle disuguaglianze che persistono nel mondo del lavoro e sulle prospettive di miglioramento. Parleremo di legge, ma anche di vita reale. Perché la legge sulla parità esiste, ma troppo spesso è poco conosciuta o non applicata. Capita ancora che donne rientrate dalla maternità si trovino con ruoli ridotti o, peggio, licenziate. Oppure che scoprano – quasi per caso – di percepire stipendi più bassi dei colleghi uomini, a parità di mansioni.

Essere informati significa essere più forti. Significa sapere come agire, come difendere i propri diritti, come supportare chi subisce discriminazioni. La parità è un cammino, non un traguardo già raggiunto. E camminare insieme è l’unico modo per arrivarci davvero.

Vi aspettiamo il 14 giugno. Per riflettere, per capire, per agire.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE