Cerca e trova immobili
L'OSPITE

L’Unione Europea strangola la Grecia: è ora di scendere in piazza a protestare!

Franco Cavalli, Adriano Venuti ed Enrico Borelli per il ForumAlternativo
L’Unione Europea strangola la Grecia: è ora di scendere in piazza a protestare!
Franco Cavalli, Adriano Venuti ed Enrico Borelli per il ForumAlternativo
La maratona di Bruxelles ha prodotto quanto si temeva: agitando lo spauracchio del Grexit, Schäuble e gli altri suoi  camerati hanno imposto alla Grecia  privatizzazioni per 50 miliardi, un ulteriore diminuzione di salari e pensio...

La maratona di Bruxelles ha prodotto quanto si temeva: agitando lo spauracchio del Grexit, Schäuble e gli altri suoi  camerati hanno imposto alla Grecia  privatizzazioni per 50 miliardi, un ulteriore diminuzione di salari e pensioni (che sono già ben  al di sotto del limite dei sopravvivenza), rifiutando nel contempo qualsiasi taglio del debito, quale possibile compenso.

Misure che tutti i migliori economisti del mondo, tra cui i premi Nobel Stiglitz e Krugman, hanno da tempo definito come demenziali. E tutto questo per un cosiddetto “pacchetto di salvataggio”, che come i precedenti andrà in gran parte soprattutto a salvare i debiti che le banche tedesche e francesi avevano creato con le loro speculazioni in terra ellenica. Quale paragone storico si può facilmente ricordare che se dopo la seconda guerra mondiale alla Germania (che pure in pochi decenni aveva provocato 100 milioni di morti con due guerre mondiali) si fossero imposte le stesse condizioni, questo paese sarebbe ancora oggi alla fame. E invece le si cancellò completamente il debito e con il Piano Marshall fu inondata di miliardi. Questo fu fatto per ragioni politiche: si voleva evitare che tutta la Germania diventasse socialista, anche perché la gente aveva  allora capito che era stato il capitalismo a generare il nazismo e avrebbe voluto un sistema che ne scongiurasse la È quindi importante rendersi conto che anche le decisioni della maratona di Bruxelles sono fondamentalmente politiche: strozzando la Grecia, ora nuovamente controllata dai balivi della Troika, si vuole penalizzare il governo di sinistra di Syriza, soprattutto per evitare che nei prossimi anni tutto il Sud dell’Europa si ribelli alle draconiane misure neoliberali imposte da Bruxelles e da Berlino.

È quindi ora che tutta la sinistra svizzera ed Europea scenda in piazza a protestare contro chi sta affamando per ragioni politiche il popolo greco, infischiandosene che nel frattempo in quel paese la mortalità infantile è aumentata del 10% e i suicidi del 20%. Il minimo che possa fare il PS svizzero, che aveva salutato con un comunicato trionfalistico il NO dei greci in occasione del recente referendum, sarebbe di organizzare una manifestazione di protesta, anche contro l’atteggiamento inqualificabile dei socialdemocratici tedeschi, che hanno assecondato le misure demenziali di Schäuble. Cento anni fa i socialdemocratici” tedeschi, votando i crediti di guerra, avevano tradito i loro principi, permettendo così lo scoppio della prima guerra mondiale. Cento anni dopo il loro atteggiamento non è cambiato.

 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE