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INTERVISTA

Christina Surer: la modella con la passione per le corse!

La passione per la velocità, la carriera in TV e i servizi fotografici come modella. Dai circuiti alla copertina di Playboy, ecco la nostra intervista a Christina Surer.
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Christina Surer: la modella con la passione per le corse!
La passione per la velocità, la carriera in TV e i servizi fotografici come modella. Dai circuiti alla copertina di Playboy, ecco la nostra intervista a Christina Surer.
Iniziare a parlare di Christina Surer non è mai facile. Non perché manchino gli argomenti di cui discutere, anzi: Christina offre davvero tanti spunti nelle tematiche più disparate. Ma quello che di sicuro rende più f...

Iniziare a parlare di Christina Surer non è mai facile. Non perché manchino gli argomenti di cui discutere, anzi: Christina offre davvero tanti spunti nelle tematiche più disparate. Ma quello che di sicuro rende più famosa a livello internazionale la 36enne basilese è sicuramente sua carriera nel mondo della corse. Innanzitutto dovuto ad un cognome importante, essendo stata per tre anni la moglie del pilota di Formula 1 elvetico Marc Surer, senza tralasciare il famoso modo di dire “donne e motori, gioie e dolori”, che lei stessa ricorda bene la prima volta in cui mise un casco in testa.

“Avevo 19 anni e stavo per disputare la mia prima gara con i Go-Kart realizzando uno dei miei sogni più grandi. Inizialmente tutti i maschietti mi guardavano stupiti e un po’ sorpresi, quasi si chiedessero “cosa ci fa qui questa ragazzina?”. Poi una volta visti i miei tempi sul giro rimasero a bocca aperta e iniziarono ad interessarsi a me.”

Qualche anno dopo il suo debutto, più precisamente nel 1997, Christina raggiunge infatti un buon terzo posto finale all’allora Kia Kart Cup. Nel 2002 avvenne invece il salto di categoria passando alle auto da turismo.

“Quel tipo di competizioni mi è sempre piaciuta e negli anni ho corso con tutto e di più: iniziai in Germania con l’Alfa 147 Cup per passare al Ford Fiesta ST Cup, approdando poi nel 2004 nella Seat Leon Supercopa che ho proseguito fino al 2007. Nel frattempo ho partecipato come ospite al Polo Cup, alla Lupo Cup e alla Mini Challenge, senza tralasciare le indimenticabili esperienze maturate nelle 24 ore del Nürburgring, che ho avuto al fortuna di disputare ben 4 volte e che mi piacerebbe tanto replicare, prima o poi.”

Quando si parla di Christina Surer, però, non si parla solo e necessariamente di automobili, motori e corse. La sua carriera (anzi, le sue carriere) hanno spaziato anche in altri settori. Il suo diploma? Quello di aiuto medico.

“La formazione è sempre stata importante ed è a quella che ho dato la priorità. Prima di iniziare a correre con i Kart e fare la modella tempo pieno ho preferito aspettare ed avere il diploma di aiuto medico in mano, quindi con qualche garanzia in più dal punto di vista professionale.”

E non finisce qui. Perché, come anticipato, Christina Surer è principalmente una modella, professione che svolge ormai da decenni diventando internazionalmente famosa a seguito del servizio pubblicato su Playboy.

“Il mio primo impiego da modella l’ho avuto a soli 10 anni per un catalogo di abbigliamento. Mi sono sempre piaciuti i vestiti e il mondo della moda in genere, ecco quindi che fare la modella è stato di fatto il mio lavoro principale per molto tempo e non ho nessuna intenzione di abbandonarlo, visti gli stimoli e le soddisfazioni che mi ha dato e che continua a darmi.”

La pilota elvetica si trova parecchio a suo agio di fronte alla telecamera, come dimostrano la sua lunga carriera e gli innumerevoli scatti fotografici. Come se non bastasse l’affascinante bionda ha dimostrato di essere all’altezza pure di fronte alle cineprese nei vari programmi che ha condotto, spaziando anche qui da quelli a tema automobilistico (DTM TV, lunga collaborazione con la tedesca DSF/Sport1, oltre all’elvetico TCS Motor Show) a quelli generici. Dopo essere rimasti a dir poco a bocca aperta dalla dinamicità e dalla sua determinazione che le hanno permesso di fare di tutto e di più, vogliamo chiederle qual è, tra tutte, l’attività che le ha dato più emozioni.

“Direi senza dubbio le corse! È un’esperienza difficile da raccontare, va semplicemente vissuta poiché mossa dalla passione, fatta di tante gioie così come di tanti dolori. Quello che non scorderò mai sono gli innumerevoli momenti di tensione e gli inconvenienti che si presentano sempre nei momenti meno opportuni. Un’avventura, in poche parole. E forse è proprio per questo senso d’avventura che le mie gare preferite rimangono quelle di durata come la 24 ore del Nürburgring: non importa se passi il traguardo per ultimo, semplicemente il fatto di essere riuscito ad arrivare alla fine è una sensazione impagabile che fa venire le lacrime agli occhi ogni volta. E più l’impresa è difficile, maggiore è la soddisfazione.”

Ed è con queste parole che concludiamo l’intervista con Christina Surer: una ragazza affascinante, piena di vitalità, grinta, e con il sorriso stampato sulle labbra, ringraziandola della piacevole intervista e per aver condiviso con noi le sue emozioni.

Benjiamin Albertalli

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