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BYD, la Atto 2 ora è anche plug-in

Comfort, prestazioni e un prezzo da urlo per la nuova PHEV
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BYD, la Atto 2 ora è anche plug-in
Comfort, prestazioni e un prezzo da urlo per la nuova PHEV

Le ibride plug-in riscuotono sempre più successo in Europa e BYD non poteva non adattarsi a questo trend del mercato: ecco allora arrivare la Atto 2 DM-i, versione PHEV della già vincente Atto 2, che come tradizione del marchio cinese punta sul mix tra prestazioni, comfort e prezzo iper-competitivo.

La novità rispetto alla Atto 2 sta nel Super Hybrid, nome dietro il quale si cela il nuovo powertrain ibrido di BYD: si tratta di un motore benzina 4 cilindri di 1,5 litri accompagnato da un’unità elettrica, disponibile in due differenti versioni. L’entry-level è la Active, che presenta una potenza complessiva di 166 Cv e monta una batteria da 7,8 kWh in grado di assicurare 40 km di autonomia in modalità completamente elettrica. Le prestazioni non sono eccezionali, ma comunque interessanti: la Atto 2 DM-i Active accelera da zero a 100 km/h in 9’’1. Per chi aspira a qualcosa di più c’è invece la Boost, che tocca i 212 Cv di potenza complessiva che accelera da zero a 100 km/h in 7’’5. Grazie alla batteria litio-ferro-fosfato da 18 kWh, la Boost garantisce ben 90 km di autonomia completamente elettrica e una percorrenza complessiva di 1.000 km.

Esteticamente la DM-i assomiglia quasi del tutto alla Atto 2 elettrica (è lunga 4,33 metri, larga 1,83 m e con un passo di 2,62 m), ma anche sul piano del comfort assicura la stessa funzionalità: tra le doti migliori, il bagagliaio da 425 litri che diventa di 1.335 litri abbattendo i sedili posteriori. Lo stile dell’abitacolo è minimal, la tecnologia abbonda a partire dall’accesso senza chiave: si può accendere l’auto avvicinando lo smartphone. I primi esemplari della BYD Atto 2 DM-i saranno disponibili in Europa nei primi mesi del 2026.    

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