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SVIZZERAL'inflazione sale ancora in Svizzera: a gennaio è al 3,3%

13.02.23 - 08:43
La crescita dei prezzi rispetto al mese di dicembre 2022 è stata dello 0,6%
Depositphotos (AndrewLozovyi)
Fonte Ats Awp
L'inflazione sale ancora in Svizzera: a gennaio è al 3,3%
La crescita dei prezzi rispetto al mese di dicembre 2022 è stata dello 0,6%

ZURIGO - Nel mese di gennaio l’indice dei prezzi al consumo (IPC) è aumentato dello 0,6% rispetto al mese precedente, attestandosi a 105,0 punti (dicembre 2020 = 100). Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il rincaro è stato del +3,3%. È quanto emerge dai risultati dell’Ufficio federale di statistica (UST).

La crescita dello 0,6% rispetto al mese precedente è riconducibile a vari fattori, tra cui l'aumento dei prezzi di elettricità e gas. Sono aumentati anche i prezzi dei pernottamenti in albergo, come pure quelli del pane e del caffè. Sono invece diminuiti i prezzi del trasporto aero e dei prodotti petroliferi, come pure quelli dell'abbigliamento e delle calzature, calati a causa dei saldi stagionali.

Cambiano i criteri di valutazione del paniere - Con il 2023 cambia inoltre il paniere tipo dell'IPC. L’indagine sul budget delle economie domestiche (IBED), condotta a cadenza annuale, costituisce la base per la ponderazione e ha coinvolto circa 3400 economie domestiche estratte a caso dalla base di campionamento per le indagini presso le persone e le economie domestiche che hanno registrato in modo rigoroso le proprie spese. In seguito questi dati sono stati generalizzati per ottenere una struttura media delle spese.
 
Di norma, spiega l'UST, le ponderazioni del paniere tipo si basano sui risultati IBED di due anni prima, indicizzati in funzione dell’andamento dei prezzi fino a dicembre dell’anno precedente. Tuttavia, la spesa per consumi finali delle economie domestiche ha subito notevoli variazioni dall'inizio della pandemia. «A queste condizioni non è possibile stimare l'attuale struttura dei consumi come di consueto. Per la ponderazione IPC 2023 si prenderanno in considerazione i risultati IBED dei mesi da dicembre 2021 a novembre 2022. Comprende un numero di risposte sufficiente tratte dal periodo di 12 mesi in esame e fornisce risultati di buona qualità». Per i settori sui quali l’IBED non fornisce informazioni sufficienti, si ricorre come ogni anno ad altre fonti di dati, quali le statistiche professionali o gli studi di mercato. Ciò riguarda in particolare la spesa per l’energia, i tabacchi e il gioco d’azzardo.

Le differenze - Nel 2023, i coefficienti di ponderazione dell’IPC subiscono nuovamente variazioni di rilievo rispetto all’anno precedente. Il coefficiente di ponderazione del gruppo principale dei ristoranti e alberghi è salito dal 5,8 al 9,3% (+3,5 punti percentuali); quello del gruppo principale tempo libero e cultura dal 6,8 all’8,2% (+1,4 punti percentuali). In aumento anche la quota che le economie domestiche spendono per i trasporti (+1,1 punti percentuali). È invece diminuito il peso nell’IPC del gruppo principale prodotti alimentari e bevande analcoliche, passato dal 12,6 all’11,0% (–1,6 punti percentuali), e quello della salute, sceso dal 16,7 al 15,3% (–1,4 punti percentuali). Si è ridotto notevolmente anche il peso degli affitti delle abitazioni, passando dal 19,6 al 18,6% (–1,0 punti percentuali).

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