Il viaggio in cerca di un "Ultimo fiume"

Musica, parole e suoni si annodano per poi trasformarsi: è la magia del progetto che Fabio e Leo Pusterla hanno presentato nel nuovo episodio di TioTalk
Musica, parole e suoni si annodano per poi trasformarsi: è la magia del progetto che Fabio e Leo Pusterla hanno presentato nel nuovo episodio di TioTalk
SAVOSA - Per certe storie, bisogna partire... dalla fine. In questo caso da "Unfolding the River", l'evento d'eccezione che ha avuto luogo sabato 18 ottobre a Lugano. Per la prima volta una piattaforma è stata montata all'interno dell'alveo del Cassarate e gli artisti si sono esibiti a favore del pubblico, che assisteva dalle rive del fiume.
Tra i protagonisti dell'evento troviamo Fabio e Leo Pusterla, che hanno presentato in anteprima assoluta "Ultimo fiume". Il lavoro unisce le liriche del poeta e docente con la musica del collettivo Terry Blue (Eleonora Gioveni, Zeno Gabaglio, Andrea Manzoni, Christian Gilardi, Matteo Mazza, Fabio Pinto e ovviamente Leo Pusterla). Padre e figlio sono gli ospiti del nuovo episodio di TioTalk, il vodcast di Tio/20minuti.
«Io mi sono un po' perso durante lo spettacolo» ha ammesso Leo. «Il pubblico è lontano e sopraelevato, ed è una cosa rara. Forse succede più spesso il contrario. Ti senti molto osservato, stando così in basso. E poi intorno a noi c'era questo paesaggio veramente suggestivo. Anche per la natura stessa del progetto, era molto facile guardare il fiume e perdersi nelle sue parole».
In effetti "Ultimo fiume" non poteva avere un battesimo più indicato e, allo stesso tempo, singolare. «Dovevo leggere e solo raramente avevo il tempo e la voglia di alzare lo sguardo e guardare il pubblico, che sembrava molto attento» spiega Fabio. «Quando alzavo la testa vedevo che sorridevano, che facevano un cenno. Poi dopo ci hanno detto che è stato piuttosto suggestivo. È andata bene».
Veniamo ora all'opera. Non pensate a "Ultimo fiume" come a una lettura di poesie con un semplice accompagnamento musicale: le note non accompagnano le parole, ma le prime sono diretta emanazione delle seconde. «Le poesie esistevano già e siamo partiti quindi da una registrazione della mia voce» afferma Fabio. «Però, durante la registrazione, credo che il fatto di sapere che stava iniziando un dialogo tra linguaggi artistici ha modificato il mio modo di leggere. E questa cosa si è accresciuta col tempo». Tanto da arrivare a parole cambiate inconsciamente perché, circondate com'erano dalla musica, si sono dimostrate meno adatte di altre. Entrano in gioco una serie di fattori come la musicalità, il ritmo, ma anche il significato stesso dei vocaboli.
Ecco così che di "Ultimo fiume", che viene pubblicato oggi sulle piattaforme digitali e verrà presentato stasera al Teatro Sociale Bellinzona (prima data di un tour tra Italia e Ticino che vedrà occupati i Pusterla e Terry Blue nei prossimi mesi), si può dire con certezza: «Questa non è semplicemente una lettura: è qualcosa d'altro, in cui la voce, la musica, le parole e i suoni si annodano gli uni agli altri, modificandosi a vicenda», sottolinea Fabio.
L'ascolto di quest'opera è coinvolgente, al punto di avere la sensazione di viaggiare sull'onda delle parole e di inoltrarsi in una dimensione musicale sospesa, ma non eterea. Se volete scoprire cosa è questo "Ultimo fiume", non avete che da guardare l'episodio di TioTalk.





