Il pacchetto sanità di Avanti con Ticino&Lavoro: «Serve un cambio di passo»

Otto mozioni e un'interrogazione: ecco il piano per migliorare l'intero comparto
Otto mozioni e un'interrogazione: ecco il piano per migliorare l'intero comparto
BELLINZONA - Dopo le mozioni anti-costi presentate nei giorni scorsi dall’UDC Ticino, anche Avanti con Ticino & Lavoro ha messo sul tavolo le proprie proposte: un pacchetto composto da dieci atti parlamentari - otto mozioni e due interrogazioni - con l’obiettivo di ridurre la crescente pressione dei costi sanitari sulle tasche dei ticinesi.
«Il nostro sistema sanitario si trova così ad affrontare in particolare quattro criticità: costi tra i più elevati della Svizzera; carenza e difficoltà di fidelizzazione del personale sanitario; frammentazione delle cure e delle informazioni, soprattutto nelle transizioni ospedale–territorio; gestione dei pazienti cronici ancora poco integrata e coordinata», si legge nel testo di presentazione.
«Serve un cambio di passo» - L'obiettivo è quello di «proporre un cambio di passo, fondato sulla razionalità delle scelte, sulla trasparenza dei dati e sul riconoscimento del valore delle persone che lavorano nella sanità». Si tratta di «di fare meglio, eliminando sprechi, duplicazioni e disfunzioni, e reinvestendo ciò che si risparmia nella qualità delle cure, nella formazione e nella dignità professionale».
«Basta sprechi ed esami inutili» - Le proposte toccano i nodi più sensibili del sistema: «L’uso appropriato degli esami diagnostici, la valorizzazione dei professionisti che formano i futuri sanitari, la trasparenza dei comportamenti prescrittivi, il rafforzamento delle cure a domicilio e delle reti di cura, fino alla prevenzione e all’autogestione dei pazienti cronici. Le mozioni ampliano questo quadro intervenendo sulla governance della qualità, dell’appropriatezza e dell’innovazione nel sistema sanitario, e sulle transizioni ospedale–riabilitazione, un ambito decisivo per la sostenibilità dell’offerta acuta e post-acuta».
Considerati più settori - Ogni mozione si inserisce in questo quadro: «Le mozioni 1 e 4 agiscono su appropriatezza e trasparenza, la mozione 2 sulle cure a domicilio e sulle transizioni ospedale–territorio, la mozione 3 sulla qualità della formazione pratica, la mozione 5 sulle reti di cura integrate e la mozione 6 sulla prevenzione e la gestione dei pazienti cronici. La mozione 7 concentra l’attenzione sulla governance complessiva del sistema, mentre la mozione 8 interviene sulle transizioni ospedale–riabilitazione e sulla riduzione delle degenze impropriamente prolungate».
Da non dimenticare il TARDOC - L'interrogazione affronta l'introduzione del TARDOC «un cambiamento strutturale che può avere effetti diretti sulla stabilità economica dell’EOC e sull’intero equilibrio sanitario cantonale, mentre l’interrogazione demografica analizza un’evoluzione altrettanto cruciale: l’aumento degli anziani soli e senza rete familiare, con implicazioni profonde per la presa a carico sanitaria e sociale dei prossimi decenni».
La presa a carico degli anziani - La seconda interrogazione tratta invece la presa a carico degli anziani in un contesto di calo della natalità e aumento delle persone senza figli. Le tendenze demografiche del nostro cantone potrebbero «accentuare fenomeni già osservati: maggior ricorso a cure domiciliari e servizi sociosanitari intermedi, aumento delle degenze impropriamente prolungate, incremento dei ricoveri evitabili, maggiore rischio di solitudine, fragilità e perdita di autonomia. La pianificazione sanitaria e sociale cantonale deve necessariamente tenere conto di queste evoluzioni, che delineano uno dei contesti più significativi per i prossimi decenni, anche in relazione all’invecchiamento della popolazione».
Per una sanità più sostenibile - Insieme, «queste iniziative esprimono una visione coerente: una sanità pubblica moderna, sostenibile e umana, capace di coniugare rigore economico e vicinanza alle persone. Una sanità che mette al centro la fiducia e la collaborazione, e che considera ogni risorsa — umana o finanziaria — come un bene comune da proteggere e valorizzare».





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