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Gli avversari della LIA hanno ufficialmente un volto

Costituito il Comitato per l’abrogazione della legge, che denuncia le pressioni esercitate dalla “burocrazia” sui parlamentari
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Gli avversari della LIA hanno ufficialmente un volto
Costituito il Comitato per l’abrogazione della legge, che denuncia le pressioni esercitate dalla “burocrazia” sui parlamentari
BELLINZONA - La tanto discussa Legge sulle imprese artigianali (LIA) ha ufficialmente un avversario con un volto. È infatti ufficiale la costituzione di «No LIA - Basta burocrazia!», il comitato nato per convincere il Gran Consigli...

BELLINZONA - La tanto discussa Legge sulle imprese artigianali (LIA) ha ufficialmente un avversario con un volto. È infatti ufficiale la costituzione di «No LIA - Basta burocrazia!», il comitato nato per convincere il Gran Consiglio ad abrogare immediatamente la legge, evitando di proporne una versione rimaneggiata «che non risolve i problemi di fondo e, anzi, se possibile li aggrava».

«Purtroppo la burocrazia, nel tentativo di salvare se stessa, ha deciso di reagire, mettendo in capo tutto il suo potere» scrive il Comitato, facendo riferimento alle «indebite pressioni sui parlamentari» e alla messa in discussione «dell’operato del Tribunale cantonale amministrativo, quello della Commissione della concorrenza e pure quello del Consiglio di Stato».

Una situazione definita «sconcertante» dai promotori dell’abrograzione, che - forti delle 4’602 firme di cittadine e cittadini ticinesi che hanno sottoscritto la petizione - hanno deciso di unire le forze formando un comitato aperto a persone fisiche e giuridiche «che si riconoscono nell’obiettivo di assicurare il rispetto della Costituzione federale e delle Leggi e di contrastare la dittatura della burocrazia».

Il comitato è composto da artigiani e membri della società civile ed è coordinato da Andrea (Gildo) Genola, dall’avv. Gianluca Padlina, dall’arch. Attilio Panzeri e dall’avv. Paolo Tamagni.

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