Cacciatore ticinese "sconfina" in Italia: denunciato

La polizia provinciale comasca è intervenuta nei confronti di un uomo di Lugano, che aveva con sé un'arma priva della necessaria documentazione
VALSOLDA - Un nuovo caso di cacciatore ticinese che ha "sconfinato" nel territorio comasco si è verificato negli scorsi giorni ed è raccontato oggi dal quotidiano La Provincia di Como.
L'episodio è avvenuto in località Pian di Scagn, nel territorio comunale di Valsolda, a poca distanza dall'Alpe Bolla e lungo il sentiero che conduce ai Denti della Vecchia. Gli uomini della polizia provinciale hanno trovato l'uomo, un ultrasessantenne residente in un popoloso quartiere di Lugano, con il cane al seguito ma senza la necessaria Carta europea d'arma da fuoco. È «un reato di un certo rilievo commesso nel contesto del controllo di un’ampia porzione di territorio che ricade lungo la linea di confine», ha dichiarato a La Provincia di Como il comandante della polizia provinciale comasca, Marco Testa.
«Questo tipo di interventi e questi obiettivi raggiunti nel giro di poche settimane per quanto riguarda i controlli legati agli sconfinamenti di cacciatori ticinesi sul nostro territorio rappresentano la conferma che tali reati vengono consumati con una certa leggerezza e noncuranza delle norme che peraltro hanno una valenza internazionale», ha aggiunto Testa, che ha sottolineato la collaborazione con i colleghi ticinesi.
Il cacciatore luganese ha rimediato, a seguito di questa sortita comasca, una denuncia per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità riguardante l'importazione in territorio italiano di armi comuni da sparo.
Non si tratta del primo caso di "doppietta" ticinese trovata in territorio italiano senza i necessari documenti: c'era già stato il caso dei cacciatori luganesi trovati nella zona del Bisbino, del quale avevamo dato conto qualche tempo fa. «Noi interveniamo in applicazione della norma, ma anche perché in numerosi casi i cacciatori del nostro territorio segnalano - e non solo nelle ultime settimane - questo tipo di scorribande».




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