In manette alla dogana di Ponte Chiasso una truffatrice seriale che risiede in Svizzera ma operava in Lombardia
CHIASSO - Si era stabilita in Svizzera - verosimilmente in Ticino -, guidava auto (rigorosamente a noleggio) targate svizzera per spostarsi nel Nord Italia dove era compartecipe di una serie di truffe seriali ai danni di pensionati ignari.
La donna, una 70enne, è finita in manette ieri alla dogana di Ponte Chiasso durante uno dei suoi viaggi per compiere gli illeciti. Con lei, riporta in un comunicato la Polizia di Stato, ha trovato circa 1'000 euro in contanti, 3 telefoni cellulari e 6 carte di credito svizzere.
Il modus operandi era ormai quello noto del nipote in difficoltà a causa di un grave incidente e che chiede aiuto economico con una telefonata sulla rete fissa. La donna, verosimilmente dal viso affabile e rassicurante, si recava poi di persona - spacciandosi per l'assistente del notaio che - a casa delle vittime per ritirare soldi o anche preziosi. Stando alla Polizia italiana, il gruppo era così riuscito a impossessarsi di un bottino di 1'500 euro in contanti e circa 35'000 euro in monili, d'oro e argento.
Il rintraccio della truffatrice - riferiscono le autorità italiane - è stato possibile grazie alla collaborazione tra la Squadra Mobile di Sondrio, del predetto Settore di Polizia di Frontiera di Como Ponte Chiasso e l’organo di cooperazione internazionale, quale il Centro di Cooperazione di Polizia Doganale di Chiasso.
Di ieri, lo ricordiamo, la notizia di un altro arresto in dogana di una coppia di truffatori che però erano coinvolti in un tipo assai diverso di affari loschi. La truffa del "nipote in difficoltà" è nota da tempo anche in Ticino, con diversi annunci a riguardo diffusi dalla Cantonale.