Cerca e trova immobili

LOCARNOSolduno, il giovane aveva con sé un arsenale

19.12.21 - 18:29
Oltre al fucile, il 20enne che sparò all'ex compagna aveva anche una pistola soft air e un coltello.
Tipress
Solduno, il giovane aveva con sé un arsenale
Oltre al fucile, il 20enne che sparò all'ex compagna aveva anche una pistola soft air e un coltello.
I fatti risalgono allo scorso 21 ottobre. L'inchiesta in corso ha ricostruito i minuti di paura di quella sera in Via Vallemaggia.

SOLDUNO - Non solamente il fucile, con cui ha poi aperto il fuoco, ma anche una pistola soft air, un coltello, un bruciatore da campeggio, del nastro isolante e delle manette. Era un vero e proprio arsenale quello che - come riporta la RSI - aveva con sé il 20enne del canton San Gallo che lo scorso 21 ottobre sparò all'ex compagna a Solduno.

Quei minuti di paura che la 22enne e il suo attuale ragazzo hanno vissuto durante quella sera sono stati ricostruiti dall'inchiesta. L'incontro fra i tre avvenne sulla porta dell'appartamento. Fu a quel punto che il 20enne minacciò entrambi con il coltello, obbligando entrambi a legarsi l'una all'altro.

A lui fece anche mettere del nastro sulla bocca e indossare un paio di cuffiette, per garantirsi così un momento di "privacy" e impedirgli di ascoltare quanto aveva da dire. La 22enne fu quindi liberata per consentirle di tranquillizzare il cane. E fu in quel momento che lei, cogliendo l'occasione, spruzzò lo spray al pepe contro l'ex compagno e si diede alla fuga. Lui però la rincorse nell'atrio e le sparò attraverso la vetrata. Dopo l'aggressione, il 20enne salì nuovamente nell'appartamento, liberò il ragazzo che era rimasto legato e attese l'arrivo della polizia.

Fortunatamente, la 22enne colpita - sottoposta a tre interventi in ospedale - riuscì a ristabilirsi. Un paio di giorni dopo l'aggressione fu dichiarata fuori pericolo e fu lei stessa, attraverso i social, a tranquillizzare amici e conoscenti sulle sue condizioni di salute. «Mi sono aggrappata alla vita con tutte le forze che mi rimanevano» scrisse su Instagram.

Il pedinamento, l'ordine restrittivo: «Un giovane instabile»
Per quanto riguarda il 20enne sangallese - nei cui confronti gli inquirenti hanno ipotizzato l'accusa di tentato assassinio (in via subordinata tentato omicidio) - è emersa nei giorni successivi ai fatti la figura di un giovane «psichicamente molto instabile» da anni, come dichiarato dal suo legale. Si venne inoltre a sapere che il 20enne era pure soggetto a un ordine restrittivo. Misura decisa dalla procura dopo che questi era stato denunciato per aver pedinato l'ex compagna (e la sua famiglia) durante una vacanza in Toscana.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE