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BALERNADopo il caos, i dubbi e le preoccupazioni sul Centro federale d’asilo 

25.09.18 - 22:42
Una serie di concitate interruzioni ha rischiato di porre fine alla serata informativa. Diverse le persone allontanate dalla polizia. Il sindaco di Novazzano: «Ad oggi non sono giunte opposizioni»
Ti-Press
Dopo il caos, i dubbi e le preoccupazioni sul Centro federale d’asilo 
Una serie di concitate interruzioni ha rischiato di porre fine alla serata informativa. Diverse le persone allontanate dalla polizia. Il sindaco di Novazzano: «Ad oggi non sono giunte opposizioni»

BALERNA - Alla fine ce l’hanno fatta: i relatori della serata informativa sul futuro Centro federale d’asilo previsto a Novazzano sono riusciti a terminare i loro interventi. Ma sin dai primi minuti non sono mancati momenti particolarmente concitati, dovuti a tutta una serie di interruzioni da parte di alcuni presenti nel pubblico. Grida contro il razzismo e contro il trattamento riservato ai migranti che hanno richiesto l’intervento degli agenti di polizia per allontanare, anche con la forza, diverse persone. Questi momenti di caos, che più volte sono degenerati in scontri tra i presenti subito sedati dalle forze dell’ordine, hanno rischiato di far saltare tutta la serata.

L’invito alla calma - Luigi Pedrazzini, moderatore della serata, ha a più riprese invitato alla calma, chiedendo «di rispettare quelle persone che sono venute qui per informarsi e ascoltare». Una richiesta che è poi stata rispettata soltanto dopo quarantacinque minuti dall’inizio della serata.

In cerca di risposte e garanzie - Quello trattato, la creazione del futuro Centro federale d’asilo, è un tema delicato. Lo ha sottolineato anche il consigliere di Stato Paolo Beltraminelli. E molti dei cittadini presenti si sono detti preoccupati della situazione che potrà venire a crearsi nel distretto. «Abbiamo già frontalierato, traffico, inquinamento e casi di assistenza critici: un Centro federale d’asilo di certo non porterà un valore aggiunto al distretto» ci ha detto un’abitante di Chiasso all’inizio della serata. «Al momento non mi sento a disagio, ma sicuramente la situazione cambierà» ha aggiunto una donna di Balerna. Nel suo intervento, il consigliere di Stato Norman Gobbi, direttore delle Istituzioni, ha assicurato: «L’obiettivo è di realizzare una struttura attenta ai bisogni dei migranti ma anche degli abitanti».

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Il pubblico - Gli interventi del pubblico si sono concentrati soprattutto su aspetti relativi alla gestione dei centri d’asilo, in particolare per quanto riguarda le situazioni difficili che si possono venire a creare in presenza di ospiti di diverse etnie. Ma anche sulle procedure d’integrazione dei richiedenti l’asilo o sul loro allontanamento.

Il progetto - Il centro federale che sorgerà a Novazzano in zona Pasture dovrebbe essere pronto tra circa un anno, come illustrato da Barbara Büschi (direttrice supplente della Segreteria di Stato della migrazione SEM) e Micaela Crippa (capo Centro di registrazione e procedura di Chiasso). Perlomeno la struttura provvisoria, che sarà ricavata - come previsto dai piani del SEM - negli spazi di uno stabile amministrativo delle FFS. In questo modo a partire dalla seconda metà del 2019 nel distretto saranno provvisoriamente disponibili 220 posti letto. Ed entro il 2023 sarà poi realizzata la struttura definitiva, che potrà ospitare 350 persone.

Pubblicazione fino al 4 ottobre - I piani sono in pubblicazione fino al prossimo 4 ottobre, termine entro il quale i cittadini potranno inoltrare le loro osservazioni. Quelli per la struttura definitiva saranno presumibilmente presentati nel 2020. «A tutt’oggi non è giunta nemmeno un’opposizione» ha concluso il sindaco di Novazzano, Sergio Bernasconi.

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