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La malattia, il bullismo, la bellezza fisica, l'illusione: e poi la rinascita

Valentina De Donato ha una "missione" che arriva da un percorso lungo e tortuoso. Ecco la sua storia.
La malattia, il bullismo, la bellezza fisica, l'illusione: e poi la rinascita
Davide Giordano tio/20min
Valentina De Donato, ospite di TioTalk.
La malattia, il bullismo, la bellezza fisica, l'illusione: e poi la rinascita
Valentina De Donato ha una "missione" che arriva da un percorso lungo e tortuoso. Ecco la sua storia.

SAVOSA/ BIOGGIO - Oggi si occupa di gestione dello stress e dei conflitti nel suo centro, Faressere di Bioggio. Promuove il benessere a 360 gradi, grazie anche a una formazione nel counselling, nel coaching e nel teatro evolutivo. Ma soprattutto avendo fatto tesoro di un'infinita serie di esperienze di vita. La storia è quella di Valentina De Donato, ospite di TioTalk, che in passato è stata vittima di una malattia e di un bullismo becero per poi rimanere accecata dai riflettori delle passerelle.

La malattia e il bullismo – Quello di Valentina è un racconto che parte da lontano. «Da quando all'età di sei anni mi è stata diagnosticata una malattia ai reni. Lì sono stata costretta a prendere dei farmaci. E il mio corpo ne ha risentito anche a livello estetico. Gradualmente le persone che credevo amiche hanno iniziato a prendermi di mira, a schernirmi. Ho vissuto il bullismo psicologico. Subdolo».

Sete di vendetta – Attorno ai 14 anni Valentina guarisce dalla sua malattia. E a quel punto anche il suo aspetto fisico cambia. «Mi sono scoperta carina da un momento all'altro. Soprattutto avevo dentro di me una certa sete di vendetta. Avevo ambizioni di fama. E volevo avere una rivincita su chi mi aveva presa in giro».

Riempita di applausi – Qualcuno se lo ricorderà il volto di Valentina. Nei primi anni 2000 il suo viso venne associato a tante campagne pubblicitarie. «Sono stata testimonial di tanti marchi. Ho lavorato in televisione, sia in Svizzera sia in Italia. Raccoglievo applausi e consensi: e in apparenza mi nutrivo di quelli. Per sopravvivere».

Foto di Jacques PerlerUna foto molto cara a Valentina De Donato.

Il primo passo verso la metamorfosi – Fino a quando, per sciogliersi un po', non le viene consigliato di seguire un corso di teatro. «Avevo 18 anni. A quel punto è scattato qualcosa. Quando sali su un palco e lo fai seriamente ti togli tutte le etichette, capisci che i giudizi sono tutti relativi. E nel frattempo impari a conoscere davvero te stessa, le tue predisposizioni».

La vocazione – La svolta definitiva per Valentina arriva attorno ai 30 anni, dopo una lunga parentesi da imprenditrice estetica. «Mi sono resa conto che la relazione con il prossimo era ciò che più mi interessava. Faressere nasce da questa mia vocazione. Oggi mi ritrovo di fronte tante Valentine e tanti Valentini. Il mio è uno studio in cui si entra e ci si dimentica della frenesia che c'è fuori. Vado anche nelle scuole e nelle aziende. Lo stress e i conflitti in fondo sono davvero ovunque. Organizzo anche conferenze e incontri mirati. I temi della salute e del benessere per me sono centrali».

Davide Giordano tio/20minValentina De Donato, ospite di TioTalk.

«Non rimpiango nulla» – Valentina adesso cosa pensa di quella ragazza che è stata in passato? «È chiaro che certe cose non le rifarei. Ma lo dico ora, dopo un percorso di maturazione ben preciso. Le persone che mi hanno bullizzata? Le abbraccerei. Ho anche tentato di farlo davvero. Senza esito positivo. Ma va bene così. Non rimpiango nulla. Ogni esperienza mi è servita a diventare la persona che sono oggi».

Guarda l'intervista integrale e gli altri episodi di TioTalk su Tio.ch, oppure sul nostro canale YouTube.

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