Augusto Arcellaschi in aula, inizia il processo sulla canapa rubata ad Arbedo

BELLINZONA - Torna oggi in aula giudiziaria una vecchia conoscenza ticinese, Augusto Arcellaschi, il 60enne italiano ritenuto la mente del maxi furto di 1.660 chili di canapa, frutto delle varie operazioni Indoor della polizia, al deposito militare di Arbedo, avvenuto la notte tra il 26 e 27 ottobre 2003.
Oltre ad Arcellaschi di fronte alla Corte delle Assise criminali di Bellinzona, presieduta dalla giudice Giovanna Roggero Will, ci saranno anche altri otto imputati che secondo l'accusa sostenuta dalla procuratrice pubblica Rosa Item hanno preso parte al furto.
In prigione sono finiti finora Aldo Rossi e Aldo Franchi. Dalle loro ammissioni si è risaliti al bunker dove era stata nascosta la canapa, che è stata poi ritrovata. Nel frattempo sono stati arrestati anche Giuseppe Calà, Alessandro Brusinelli, Marco Signaroldi e Sergio Albini.
Augusto Arcellaschi invece, latitante fino al marzo di quest'anno e sul quale era stato emanato un ordine di arresto internazionale, viene fermato a Nova Gorica ed estradato verso la Svizzera.




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