Cerca e trova immobili
Ticino

Fondazione Monte Cinema Verità rischia la chiusura

Fondazione Monte Cinema Verità rischia la chiusura
La Fondazione rischia la chiusura dopo che Benetton e Berna hanno ritirato il sostegno finanziario di Paola Pettinati , laRegioneTicino La Fondazione MonteCinemaVerità ( Fmcv) è in fase riorganizzativa. La voce circolava da tempo...
La Fondazione rischia la chiusura dopo che Benetton e Berna hanno ritirato il sostegno finanziario

di Paola Pettinati , laRegioneTicino

La Fondazione MonteCinemaVerità ( Fmcv) è in fase riorganizzativa. La voce circolava da tempo ma solo ora è arrivata la conferma che la sua attività di sostegno alla produzione e alla postproduzione di progetti cinematografici del sud del mondo e dell’est europeo va rivista. E sono in molti a credere che, dopo dieci anni, Fmcv non sarà più operativa.
Laurence Hoffmann, coordinatrice della Fmcv, è stata licenziata a fine giugno e con lei la segretaria: anche l’ufficio è stato smantellato ( se provate a telefonare al numero della Fondazione 091 924 12 69 risponde un disco « Questo collegamento non è più in servizio » ) .
Motivo della decisione, spiegano i bene informati, è essenzialmente finanziario. Da inizio anno la Benetton, che sosteneva la Fondazione attraverso la United Colors Communication con sede a Lugano, ha deciso di non sostenere più la Fmcv. Inoltre la Direzione dello sviluppo e della cooperazione di Berna ha ridotto il suo finanziamento per il 2004, mentre per il 2005 non ha previsto alcuna erogazione di fondi.

Il ritiro del principale sostegno da una parte e il taglio al budget dall’altro hanno significato una perdita talmente importante che non si poteva più garantire la copertura dei costi di gestione.
Ora un gruppo di lavoro – di cui al momento non è ancora dato sapere la composizione anche se qualcuno azzarda i nomi di Franco Ambrosetti ( presidente di Fmcv) e Tiziana Mona ( membro del Consiglio direttivo del festival) – sta valutando se è possibile, e in che modo, riprendere il discorso sulla base finanziaria. La riorganizzazione dovrebbe prevedere una razionalizzazione e una riduzione dei costi di gestione. La commissione si è data il termine di ottobre 2004. Entro questa data si deciderà se riprendere le attività che comunque dovranno basarsi su un piano finanziario e organizzativo convincente. Al momento comunque restano forti dubbi sul fatto che la stessa Fondazione possa continuare ad esistere.

È chiaro che la soppressione di Fmcv costituirebbe una grossa perdita anche a livello di competenza e di rappresentatività del Ticino e di tutta la Svizzera nel mondo intero, come ci conferma Marco Müller, direttore della Mostra del Cinema di Venezia, molto amareggiato, non solo come fondatore e responsabile per molti anni della Fmcv, ma come uomo di cinema a tutto campo.
« Temevo che finisse in questo modo: che l’eredità della Fondazione, nella quale mi sono investito in prima persona per dieci anni, sarebbe stata smembrata ed in parte regalata alla Trigon: una società monopolio di Stato sul Cinema del Sud che lavora in barba alle leggi del libero mercato cinematografico. Una sconfitta per il Ticino » .

Attualmente la quasi smantellata Fmcv porta avanti i progetti che erano già stati decisi, quelli che in ogni caso erano già in fase di post- produzione e al cui completamento si sta lavorando proprio in questi giorni.

La Fondazione è presente in concorso al festival di Locarno con il film kazako Okhotnik ( Il cacciatore) in co- produzione con Giappone, Francia e Olanda. La pellicola passa oggi alle 14 al Fevi e racconta la storia di Erken, un bimbo di 12 anni chiuso e taciturno. Un “ bambino lupo” che lancia il suo grido disperato in un mondo indifferente che non è disposto ad ascoltarlo.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE