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SVIZZERA

Il re del porno compra la villa da favola di Martina Hingis

Lui, Patrik Stökli, è il proprietario di una catena di articoli erotici. E per 6 milioni di franchi ha acquistato la villa zurighese in cui abitava la popolare ex tennista. Il successo di Stöckli e il fallimento dell'avventura erotica ticinese
KEYSTONE VERA FREI
Il re del porno compra la villa da favola di Martina Hingis
Lui, Patrik Stökli, è il proprietario di una catena di articoli erotici. E per 6 milioni di franchi ha acquistato la villa zurighese in cui abitava la popolare ex tennista. Il successo di Stöckli e il fallimento dell'avventura erotica ticinese
ZURIGO - È una villa da mille e una notte a vederla dall'esterno. Si trova a Zurigo, sulle sponde del lago. Ci ha vissuto l'ex tennista svizzera Martina Hingis, e da oggi è diventata proprietà del magnate svizzero dell'indus...

ZURIGO - È una villa da mille e una notte a vederla dall'esterno. Si trova a Zurigo, sulle sponde del lago. Ci ha vissuto l'ex tennista svizzera Martina Hingis, e da oggi è diventata proprietà del magnate svizzero dell'industria del porno, Patrik Stökli. Un uomo che in pochi anni è riuscito a costruire una catena di negozi di articoli erotici sparsi in diverse città della Svizzera tedesca e francese. Tranne che in Ticino (leggi sotto). Una ventina di Erotik-Markt che hanno creato in poco tempo una vera e propria industria milionaria.

Stando alle indiscrezioni rivelate oggi dal quotidiano Blick, il signor Stökli avrebbe sborsato la bellezza di 6 milioni di franchi per acquistare la villa dei sogni. L'acquisto è avvenuto circa tre settimane fa, e negli ultimi giorni l'intero immobile è stato sottoposto ad una totale ristrutturazione.

I lavori sono ormai finiti, e il re degli articoli erotici potrebbe andare a vivere nella villa già durante questo fine settimana. Non sarà di certo un trasloco impegnativo, visto che Stokli vive da 6 anni a soli 400 metri dalla villa, in uno dei quartieri più ambiti della città. La villa dispone di otto stanze, due camere da letto, un giardino d'inverno, due bagni, sauna, centro benessere, galleria e un ampio soggiorno e angolo cottura. Ma il piatto forte di questa villa è senza ombra di dubbio l'accesso diretto al lago con il posto privato per la barca.

Nessun rimpianto per Martina Hingis che ha dichiarato di aver venduto la villa perchè la sua vita da nomade in giro per il mondo non le permetteva di poter sfruttare al massimo l'intero immobile.

Soddisfatto invece il re del porno che nei prossimi giorni andrà a vivere in quella che è già stata definita la "Traumvilla", la villa dei sogni. E con questo acquisto probabilmente si rincuorerà del suo insuccesso ticinese.

Un'avventura ticinese fallimentare - In Ticino Stockli non ha avuto vita facile. I suoi tentativi di aprire una negozio di articoli erotici si sono dovuti scontrare sia con le opposizioni dei cittadini, sia con quelle delle autorità comunali e cantonali.  Nel 2003 Stocli aveva aperto un Erotik Markt a Morbio Inferiore, ma aveva avuto vita breve. Durante la serata inagurale, con tanto di spettacoli osè, era pure intervenuta la polizia cantonale che aveva bloccato il party mandando a casa  un centinaio di persone presenti all'inaugurazione. Dopo nemmeno cinque mesi di vita il negozio fu costretto a chiudere, perchè il Municipio di Morbio Inferiore aveva rifiutato di concedere la licenza edilizia per la realizzazione del terzo piano.

Per niente afflitto, tentò una seconda carta nel 2004, cercando di aprire un negozio a Mendrisio, all'interno degli stabili della Mobili Pfister, lasciati nel frattempo vuoti causa trasloco della Pfister. Ma anche in questo caso le cose non andarono per il verso giusto. Si iniziò con le proteste degli abitanti, (furono raccolte 6500 firme) e si finì con le opposizioni del Municipio di Mendrisio che chiedeva un permesso di costruzione. "Chiedo tolleranza, non moralismi" aveva detto Stockli in una serata pubblica incontrando la popolazione. Un appello restato inascoltato sia dagli abitanti sia dalle autorità cantonali, che diedero ragione al Municipio. A nulla valse il ricorso di Stockli, che fu prontamente bocciato dal Cantone. Indignato di fronte al muro innalzato dal Ticino, Stockli raccolse baracca e burattini e se ne ritornò nella Svizzera tedesca. Oggi si consola con la villa da 6 milioni.

Sal Feo

 

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