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Erotikmarkt, il Diavolo contro il PP Maghetti

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Erotikmarkt, il Diavolo contro il PP Maghetti
LUGANO - La querelle sulla possibile apertura dell'Erotikmarkt a Mendrisio continua a far discutere. Dopo che il Municipio e il Cantone hanno negato l'apertura al supermarket del sesso, e dopo che i cittadini del Magnifico Borgo hanno racco...

LUGANO - La querelle sulla possibile apertura dell'Erotikmarkt a Mendrisio continua a far discutere. Dopo che il Municipio e il Cantone hanno negato l'apertura al supermarket del sesso, e dopo che i cittadini del Magnifico Borgo hanno raccolto le firme per protestare contro l'avvento di Patrick Stöckli nello stabile che era occupato dalla Mobili Pfister, spunta ora un'altra curiosità sulla faccenda. Il quindicinale satirico il Diavolo, infatti, ha pubblicato nel numero uscito oggi, un articolo dal titolo "Maghetti: mail contro l'Erotikmarkt". Il Maghetti del titolo di nome fa Luca e di mestiere il Procuratore pubblico.

La vicenda riguarda, per l'appunto, la petizione lanciata a Mendrisio contro l'apertura del supermercato dell'eros. Scrive il Diavolo: "La comprensibile indignazione dell'uomo Luca Maghetti nei confronti dell'Erotikmarkt deve aver avuto la meglio sul senso del dovere del magistrato. L'uomo, infatti, che riveste la carica di procuratore pubblico, il 24 ottobre 2005 alle 11.15 piglia il mouse, clicca su "nuovo messaggio" e compone una missiva elettronica all'indirizzo di un compare. Scopo della comunicazione? Invitare lui e i di lui contatti a mobilitarsi contro l'Erotikmarkt, appunto, firmando la petizione allegata".

Il mail, sempre secondo quanto scrive il Diavolo, è stato inviato al signor Giovanni Cimino il quale lavora all'amministrazione federale delle dogane, negli uffici di direzione di circondario, in via Pioda a Lugano. Lo stesso Cimino inoltra il mail a suoi contatti, e scrive: "Cari amici liberali, ricevo dall'amico Procuratore pubblico Luca Maghetti l'allegata petizione sull'apertura dell'Erotikmarkt. Siete tutti pregati di valutare attentamente le ripercussioni e l'impatto di questa attività commerciale nel nostro distretto, e soprattutto per i nostri figli. Ad ognuno lascio trarre le proprie conclusioni!!! Buona giornata".

Le obiezioni del Diavolo
Le obiezioni che il Diavolo muove a Maghetti, e a Cimino, sono sostanzialmente due. La prima: "L'arrivo dell'Erotikmarkt - scrive il quindicinale - rappresentava un urgenza tale da non poter attendere la sera e l'utilizzo di strutture private?". Due: il fatto che il PP abbia inviato la petizione con l'indirizzo di posta elettronica del lavoro "ti.ch" e Cimino con quello, sempre lavorativo, "ezv.admin.ch. Insomma, per sintetizzare le accuse del Diavolo: niente da dire se l'uomo Maghetti è contrario all'Erotikmarkt, ma il suo disseno andava espresso fuori dall'orario d'ufficio e con un indirizzo e-mail che non facesse capo allo Stato.

 
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