Cerca e trova immobili

VALLESE / ITALIAEvita la tragedia grazie ai libri: «Dovevo essere con papà»

03.05.18 - 13:44
Il figlio di una delle vittime della Haute Route avrebbe dovuto partecipare all’escursione ma ha rinunciato per motivi di studio
Evita la tragedia grazie ai libri: «Dovevo essere con papà»
Il figlio di una delle vittime della Haute Route avrebbe dovuto partecipare all’escursione ma ha rinunciato per motivi di studio

AROLLA / COMO - Sono stati i libri a salvare la vita del giovane Lorenzo Grigioni, figlio del 45enne italiano morto - assieme ad altre sei persone, due delle quali residenti in Ticino - a seguito della tragica traversata sulla Haute Route vallesana di domenica scorsa.

«Sarei dovuto andare anch’io, ma poi non ho potuto partecipare a questo viaggio per impegni di studio», ha raccontato il 22enne alla Provincia di Como, ripercorrendo la spedizione del padre.

«Sarebbe dovuto tornare il primo maggio. Era un percorso a tappe, quella in cui sono stati sorpresi dalla tormenta era la penultima», ha spiegato il giovane, sentitosi l’ultima volta con il genitore nella giornata di sabato. «Mi ha detto che non ci saremmo sentiti l’indomani perché non c’era il Wi-fi e che avremmo ripreso i contatti appena fosse stato possibile». Poi, il giorno seguente, al telegiornale, la terribile notizia.

Nel tardo pomeriggio di ieri, con la morte di una 42enne italiana, il bilancio ha raggiunto un totale di sette vittime. Due persone versano ancora in gravi condizioni, tra le quali anche un ticinese di 72 anni, trasferito nel frattempo in Ticino. L’uomo - lo ricordiamo - è ricoverato nel reparto di cure intense ma la sua vita non dovrebbe essere più in pericolo.

I dettagli della tragedia - Il Ministero pubblico vallesano ha fornito oggi i dettagli della tragedia. I due gruppi di escursionisti hanno passato la notte tra sabato 28 e domenica 29 aprile presso la capanna des Dix. Attorno alle 6.30 del mattino si sono separati: il gruppo francese - senza una guida - verso la capanna Vignettes e quello italiano - con a capo Mario Castiglioni, guida alpina di 59 anni originaria di Como ma da anni residente in Ticino, contitolare dell’agenzia MLG Mountain Guide di Chiasso che aveva organizzato la spedizione - verso la capanna Nacamuli.

Attorno alle 10 entrambi i gruppi di escursionisti hanno cambiato percorso a causa del maltempo. La polizia sottolinea che Castiglioni non ha mai abbandonato il suo gruppo nel corso di tutta la notte.

I corpi delle 7 vittime sono stati formalmente identificati e sono stati consegnati alle loro famiglie.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE