Cerca e trova immobili
VALLESE / CHIASSO

Sei vittime ad Arolla: morta anche la moglie della guida

Tre persone restano in gravi condizioni: si tratta di un 72enne svizzero, una cittadina francese di 56 anni ed una italiana di 43 anni
Sei vittime ad Arolla: morta anche la moglie della guida
Tre persone restano in gravi condizioni: si tratta di un 72enne svizzero, una cittadina francese di 56 anni ed una italiana di 43 anni
AROLLA - Si è ulteriormente appesantito il bilancio della tragedia alpina avvenuta nella notte tra domenica e lunedì nella zona della Pigne d’Arolla, nel Vallese. Nella tarda mattinata di oggi è morta anche una 52enne bulga...

AROLLA - Si è ulteriormente appesantito il bilancio della tragedia alpina avvenuta nella notte tra domenica e lunedì nella zona della Pigne d’Arolla, nel Vallese. Nella tarda mattinata di oggi è morta anche una 52enne bulgara, moglie del 59enne italiano - Mario Castiglioni - contitolare dell’agenzia MLG Mountain Guide di Chiasso che aveva organizzato la spedizione.

Altre tre persone - uno svizzero di 72 anni, una cittadina francese di 56 anni ed un’italiana di 43 anni - si trovano tuttora ricoverate in gravi condizioni, secondo quanto riferito dalla Polizia cantonale vallesana.

Gli alpinisti - lo ricordiamo - facevano parte di un gruppo di 14 persone, divise in due comitive, rimaste bloccate da una violenta tempesta mentre erano impegnate nella traversata Chamonix-Zermatt. A causa dell'improvviso peggioramento delle condizioni meteo, non sono riuscite a raggiungere il rifugio Vignettes - a 3157 metri di quota fra la Pigne d'Arolla e il Monte Collon - e sono state costrette a trascorrere la notte all'aperto, con temperature scese fino a 20 gradi sotto zero.

 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE