«Uno tsunami» si abbatte sui ristoranti svizzeri
«Uno tsunami» si abbatte sui ristoranti svizzeri Sempre più fallimenti e fatturato in calo. Ed è polemica sui prezzi: «I clienti chiedono perché il filetto costa 50 franchi con addosso una giacca che costa come uno stipendio».
Sempre più fallimenti e fatturato in calo. Ed è polemica sui prezzi: «I clienti chiedono perché il filetto costa 50 franchi con addosso una giacca che costa come uno stipendio».
BERNA - Crisi profonda per i ristoranti rossocrociati. Secondo uno studio condotto dall'Istituto di ricerca economica (KOF) in collaborazione con Gastrosuisse, tra aprile e giugno il 40% dei ristoranti ha registrato un calo degli introiti rispetto allo scorso anno. Il fatturato è diminuito in media del 2,6%, e la perdita è stata registrata per il quarto trimestre consecutivo. Lo riferisce Watson.ch.
Solo il 20% dei ristoratori, inoltre, giudica come "buona" la situazione economica della loro attività. E, secondo i dati raccolti dal Crif, in Svizzera tra gennaio e settembre 2025 sono falliti ben 872 esercizi di ristorazione.
Lamentele sui prezzi - Si tratta «quasi di uno tsunami» ha dichiarato Torsten Götz, chef e personaggio televisivo svizzero tedesco, alla rivista specializzata Gourmetmedia.
Götz ha inoltre dichiarato che gli aumenti di prezzo dei piatti sono spesso da ricondurre agli incrementi introdotti dai fornitori, che possono essere sostanziali e repentini. La reazione di alcuni clienti, però, non viene apprezzata: «Chiedono perché oggi il filetto di manzo costa più di 50 franchi mentre indossano giacche che costano più dello stipendio mensile di un apprendista».
Concorrenza asfissiante - Watson fa poi riferimento alle dichiarazioni rese da GastroSuisse, secondo cui oggi i clienti sono molto sensibili agli aumenti di prezzo, e i ristoranti devono far fronte alla concorrenza dei servizi di consegna, dei take-away, dei food truck e dei piatti pronti dei supermercati.
Chi chiude, intanto, fornisce le spiegazioni più disparate: si cita la grande concorrenza, ma anche la poca tolleranza verso i prezzi e il minor consumo di alcol. C'è chi invece fa riferimento alla mancanza di personale qualificato e al poco tempo disponibile per la pausa pranzo.
