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Grounding SkyWork: le agenzie non faranno causa

UFAC e la compagnia sapevano già il lunedì che gli aerei sarebbero rimasti a terra mercoledì, dopo il rientro dello Young Boys, ma hanno continuato a vendere biglietti
Keystone
Grounding SkyWork: le agenzie non faranno causa
UFAC e la compagnia sapevano già il lunedì che gli aerei sarebbero rimasti a terra mercoledì, dopo il rientro dello Young Boys, ma hanno continuato a vendere biglietti
BERNA - Avviare una causa legale sarebbe troppo caro: la Federazione svizzera di viaggi (FSV) rinuncia a trascinare in tribunale i vertici di SkyWork, la compagnia regionale bernese che per giorni ha continuato a vendere biglietti nonostante pre...

BERNA - Avviare una causa legale sarebbe troppo caro: la Federazione svizzera di viaggi (FSV) rinuncia a trascinare in tribunale i vertici di SkyWork, la compagnia regionale bernese che per giorni ha continuato a vendere biglietti nonostante prevedesse il grounding, e l'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC), che era al corrente del dissesto finanziario ma non ha tolto la licenza d'esercizio.

«Abbiamo valutato l'opportunità di avviare una vertenza amministrativa con l'UFAC e una causa di responsabilità contro la dirigenza di SkyWork», ha affermato il direttore dell'associazione delle agenzie di viaggio, Walter Kunz, in una conferenza stampa a Zurigo. «Perché entrambi, UFAC e SkyWork, sapevano già il lunedì che gli aerei dell'aviolinea sarebbero rimasti a terra mercoledì sera, dopo il rientro della squadra dello Young Boys», ha aggiunto, riferendosi rispettivamente al 27 e al 29 luglio.

La comunicazione del grounding era giunta solo mercoledì in tarda serata. La compagnia - questo il sospetto - avrebbe fatto finta di nulla per giorni, pur sapendo che avrebbe interrotto l'attività, con l'obiettivo di evitare lo smacco di un YB bloccato a Zagabria. Come noto i calciatori - qualificatisi la sera del martedì per la prima volta nella Champions League grazie a una vittoria 2:1 fuori casa contro la Dinamo Zagabria - erano stato accolti il pomeriggio proprio di quel mercoledì all'aeroporto di Berna-Belp da centinaia di tifosi. L'ultimo volo, proveniente da Amburgo (D), era poi atterrato la sera stessa alle 22.20.

A farne le spese i comuni mortali: 11'000 passeggeri che avevano già acquistato biglietti, nonché diverse agenzie di viaggio, chiamate a procurare nuove carte di imbarco per i loro clienti anche se non avevano colpa per il fallimento. Il grounding ha quindi avuto conseguenze finanziarie serie, specialmente nella piccola realtà bernese. Il settore era perciò insorto, tanto più - affermano taluni - che sarebbe bastato poco per evitare i guai più grossi: da lunedì si sarebbe potuto attivare un avviso informatico del tipo «a causa di problemi tecnici le prenotazioni non sono al momento possibili».

Per tre giorni invece - ha osservato Kunz - il vettore ha continuato a vendere biglietti ai consumatori e alle agenzie. La FSV ha quindi pensato di ricorrere alla giustizia e ha invitato i suoi affiliati a far presente quanto hanno perso: il danno segnalato ammonta a 27'000 franchi. Ieri sera l'organizzazione ha però deciso di rinunciare a pretendere questa somma attraverso i tribunali.

«Avremmo molto volentieri creato un precedente», ha spiegato Kunz. Ma i mezzi da investire non sarebbero stati in un rapporto sensato con quanto si sarebbe ricavato. Una causa sarebbe probabilmente costata tanto quanto l'ammontare dei danni.

I 27'000 franchi sono comunque solo una parte dei danni provocati da SkyWork, che secondo Kunz per le sole agenzie bernesi superano ampiamente i 500'000 franchi. Le agenzie hanno fra l'altro dovuto procurare biglietti per i loro clienti per tutti i voli cancellati: i prezzi sono inoltre saliti a causa della forte domanda.

Il fallimento di SkyWork - dovuto al naufragio dei negoziati di finanziamento con un potenziale partner, stando all'azienda - ha fra l'altro messo in crisi anche i progetti di rilancio dell'aeroporto di Lugano-Agno. Con l'entrata in vigore dell'orario invernale, il 28 ottobre, il vettore prevedeva infatti di avviare un nuovo collegamento tra il Ceresio e Ginevra, i cui biglietti potevano già essere acquistati. Ora per il neopresidente del consiglio di amministrazione di Lugano Airport - il sindaco Marco Borradori, eletto il 27 luglio - la strada sembra farsi in salita.

SkyWork era già rimasta ferma per tre giorni nell'autunno 2017: l'UFAC aveva stabilito che non era in grado di assicurare il finanziamento dell'orario invernale 2017/18. Il vettore aveva poi trovato i soldi e i funzionari federali avevano prorogato per un anno l'autorizzazione di esercizio.

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