Nuovi tagli al sociale. La presa di posizione di ATLaS

L’Associazione Ticinese Lavoro Sociale (ATLaS) si trova, anche quest’anno, a dover esprimere profonda preoccupazione di fronte ai nuovi tagli al settore sociale annunciati nel preventivo (ancora provvisorio) 2026.
ATLaS è sconcertata nel constatare come la politica continui a considerare lo stato sociale esclusivamente come un costo, ignorandone la natura di investimento indispensabile per la società. Tali misure, infatti, non faranno che esasperare disuguaglianze, esclusione, precarietà e situazioni di disagio, traducendosi inevitabilmente in costi futuri, non solo economici, ma anche in termini di coesione e tenuta sociale.
I tagli al sociale riguardano la popolazione intera: ognuno di noi ha un familiare, un genitore, un figlio o un coniuge la cui qualità di vita dipende direttamente o indirettamente da uno dei tanti servizi che compongono lo stato sociale.
Per questi motivi, ATLaS ribadisce con forza che i tagli al sociale sono inaccettabili e che è urgente un cambio di prospettiva: la politica deve uscire dalla logica dei costi ed entrare in quella degli investimenti.




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