Cerca e trova immobili
ROBERTA SOLDATI

Del linguaggio e della coerenza

Roberta Soldati, deputata UDC in gran consiglio
TiPress
Fonte red
Del linguaggio e della coerenza
Roberta Soldati, deputata UDC in gran consiglio

Premetto: i miei interventi istituzionali sono sempre rivolti sia al femminile che al maschile; ciò mi viene naturale e non è certo frutto di chissà a quali fisime che possano offendere qualcuno. Mi ha molto sorpresa il duro e fervido attacco di talune esponenti politiche contro le parole proferite dal primo cittadino del Comune di Mendrisio in occasione del suo insediamento.

Nell’edizione rivista del 2023 della guida al linguaggio inclusivo di genere edito dalla Cancelleria federale, viene detto che per attuare il pari trattamento linguistico sono previste, a seconda dei casi, varie modalità, fra le quali è previsto anche il “maschile inclusivo”. Non voglio addentrarmi in disquisizioni su questo modo di comunicare, ma se esso offende qualcuno, che si abbia il coraggio di rivolgere le critiche anche a chi ha edito tale pubblicazione. Una recente comunicazione inviata dal DECS – Divisione della cultura e degli studi universitari - a tutti i fuochi, tal titolo “Un’estate … a regola d’arte”, inizia in questo modo: “Cari genitori, cari ragazzi”.

A dispetto del linguaggio inclusivo il riferimento alle “ragazze”, non vi è nemmeno l’ombra. In questo caso non si sono sentite critiche o levate di scudi. Eppure, proprio questo Dipartimento dovrebbe essere il più attento al linguaggio inclusivo. Purtroppo, alla coerenza e al confronto pacato, spesso si preferisce imbastire feroci polemiche, che nulla hanno a che fare con la parità di genere. Essa potrà essere raggiunta mediante un cambiamento culturale, che passa attraverso l’educazione, il rispetto e fatti coerenti; per questo ci vuole pazienza. Un passo “indietro” lo si fa semmai con l’aggressività e l’incoerenza.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
NOTIZIE PIÙ LETTE