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L'OSPITEPerché votare no all’Iniziativa sulla Giustizia?

23.11.21 - 10:58
Jacopo Scacchi, membro del comitato cantonale dei Giovani Verdi
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Perché votare no all’Iniziativa sulla Giustizia?
Jacopo Scacchi, membro del comitato cantonale dei Giovani Verdi

Perché votare no all’Iniziativa sulla Giustizia? Perché non agisce laddove il sistema ha bisogno di riforme. Questa Iniziativa prevede che per la designazione dei giudici federali una commissione di esperti selezioni un gruppo di candidate e candidati che passi in seguito per una procedura di sorteggio. Il nobile scopo degli iniziativisti è quello di cancellare l’influenza di un partito e la sua presunta pressione sulle decisioni e l’operato di un giudice. Questo perché i giudici federali sono obbligati ad affiliarsi ad un partito per venire eletti dal Parlamento e devono versare la tassa di mandato, una parte del loro stipendio, al partito di cui fanno parte.

Ma siamo sicuri che l’appartenenza ad un partito sia un male?

Il partito politico è quell’associazione di persone che rappresenta una parte della popolazione e le sue richieste ad un livello istituzionale molto alto. Poche altre associazioni di persone hanno questa caratteristica come scopo normativo. Trovo dunque che l’appartenenza di un giudice a un partito rispecchi in parte la volontà popolare e rispetti il principio di rappresentanza. In aggiunta a ciò, va detto che, non avendo mai avuto prove dell’influenza e l’intromissione partitiche nelle decisioni giudiziarie, l’appartenenza partitica permette al Parlamento, tramite l’elezione dei giudici, di avere un controllo sul Tribunale Federale, rispettando il principio di controllo e bilanciamento dei tre poteri separati. Non dimentichiamoci che l’Assemblea federale che si occupa di eleggere i giudici federali è eletta da noi, e ciò permette di rafforzare indirettamente la legittimazione democratica dell’organo giuridico del nostro Paese.

Non condivido l’Iniziativa ma ne accolgo favorevolmente gli scopi. Sarei d’accordo con misure più puntuali che mirano alla limitazione della non ancora dimostrata interferenza del partito nell’operato di un giudice. La tassa di mandato e l’elezione ogni sei anni sono gli aspetti su cui bisognerebbe lavorare. Ma il ruolo del Parlamento e di conseguenza dei partiti nell’elezione dei giudici del Tribunale federale deve, a mio avviso, rimanere forte e presente.

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