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L'OSPITEAbbassare il prezzo degli alimenti rappresenta una responsabilità sociale verso il Ticino

18.04.20 - 13:00
di Luca Campana, presidente Life for Children
Luca Campana
Abbassare il prezzo degli alimenti rappresenta una responsabilità sociale verso il Ticino
di Luca Campana, presidente Life for Children

Premesso che sono il primo che di base vorrebbe fare sempre la spesa in Svizzera, a parte qualche prodotto tipico del bel paese che per ovvie ragioni probabilmente qui non trovi, ma cribbio nemmeno adesso che la gente è costretta a dover attingere dai supermarket nazionali ti vengono incontro con il prezzo, anzi a me sembra un salasso e i prezzi aumentati.

Il Marketing delle multinazionali pensa solo alla gola ed al profitto senza pensare che una volta finite le restrizioni sempre più persone si riverseranno oltre confine, cosa abbastanza ovvia visto il costo esoso di questi mesi per nutrirsi. Pratica quella della spesa oltre confine ora non fattibile o praticabile vista la iniqua possibilità bilaterale delle opportunità in quanto è appurato che c’è chi dall’Italia riesce sia a consegnare spesa a propri conoscenti in Svizzera grazie al congiungimento famigliare e ad altri non sempre etici escamotage, mentre noi ticinesi veniamo multati (100 franchi di multa se ti trovano con la spesa).

I tam tam mediatici ti chiedono di far la “tua” parte per prevenire collettivamente il Virus e subordinatamente per l’amor incondizionato al proprio territorio, qualcuno invece dovrebbe semplicemente capire, che: molti prodotti sono importati dall’Italia con sovrapprezzi incomprensibili e semplicemente assurdi (vedi affettato al 400% del prezzo nazionale italiano) poi c’è un altro fattore non trascurabile in quanto il Ticino a livello nazionale (forse europeo) è il cantone più colpito da Covid19 e le paghe sono mediamente più basse e per contro si dovrebbero abbassare i prezzi degli alimentari (almeno quelli) in debita e giusta proporzione. Lo ritengo importante per favorire i pensionati, le famiglie e chi fa sempre più fatica ad arrivare alla fine del mese, potrebbe essere un’ancora di salvezza e per i venditori elvetici una vera e propria mossa di corporate social responsibility.

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