Cerca e trova immobili
TOP CAR

Abarth Punto Evo: Eppur si muove

Nuovi esterni ed interni, oltre una rivisitazione al motore, per la piccola torinese venduta sotto stemma Abarth.
Carlo Simoni
Abarth Punto Evo: Eppur si muove
Nuovi esterni ed interni, oltre una rivisitazione al motore, per la piccola torinese venduta sotto stemma Abarth.
UN RESTYLING PROFONDO – Frontale e posteriore sono stati profondamente ristilizzati tanto che, per dare più importanza al nuovo aspetto, Fiat ha pensato bene di rinominare la sua utilitaria di punta: da Grande Punto a Punto Evo. Ste...

UN RESTYLING PROFONDO – Frontale e posteriore sono stati profondamente ristilizzati tanto che, per dare più importanza al nuovo aspetto, Fiat ha pensato bene di rinominare la sua utilitaria di punta: da Grande Punto a Punto Evo. Stessa sorte per la gemella sotto il segno dello scorpione, la quale oltre paraurti e fari, sfoggia nuovi spoiler. Un restyling che ha fatto discutere molto, forse perché non necessario vista la riuscita opera di Giugiaro con la Grande Punto. Internamente invece, i cambiamenti sono più importanti. Il cruscotto completamente ridisegnato assume un design più latino, meno classico rispetto la versione precedente. Plastiche e assemblaggio sono nella media nel segmento, con qualche chicca di merito: la palpebra della strumentazione in pelle con cucitura bicolore e la strumentazione in stile Ferrari (anche se il fondo scala a 270 km/h è decisamente fuori luogo). I sedili (optional) sono sicuramente la parte più bella dell’abitacolo: un misto pelle stoffa di buona qualità, comodi e con un buon contenimento laterale, danno un tocco sportivo e di classe agli interni.

UN PRESTIGIO DA MANTENERE – Anzi, un doppio prestigio. Il primo è dovuto alle sue antenate più lontane, quello della Uno turbo i.e. e della Punto GT: piccole vipere senza fronzoli. Le prestazioni molto elevate e l’ottima posizione rispetto la concorrenza sono state perse con la versione HGT, ed è proprio con Abarth che Fiat ritenta di imporsi tra le piccole ad alte prestazioni. Il secondo è quello di rispettare il marchio Abarth, quando ai tempi della vecchia 500 le versioni preparate avevano il doppio della potenza rispetto alle versioni originali. Chiaramente la differenza di potenza oggigiorno si riassume in una manciata di cavalli, potenza che poteva essere venduta tranquillamente sotto stemma Fiat. Tutto sommato l’operazione di marketing di 500 e Grande Punto/Punto Evo è riuscita, grazie alla linea grintosa e le ottime prestazioni della prima, e l’ottimo rapporto qualità/prezzo della seconda. Per i più esigenti si può salire ancora di qualche gradino, passando per le versioni “esseesse” (160 cv per 500 e 180 cv per Punto Evo), sino alla 695 tributo Ferrari (180 cv e cambio sequenziale esclusivamente per la piccola 500).

PER QUALCHE CAVALLO IN PIU – La versione d’entrata adotta una nuova turbina Garrett in luogo della IHI, prima riservata alla sola versione “esseesse”. Come già affermato dalla Fiat anni orsono durante il progetto dell’attuale 1.4 16V Turbo (qui con tecnologia MultiAir), dimenticatevi il calcio del vecchio e ottimo monoalbero: questa evoluzione da 163 cv monta una turbina molto piccola ad alta pressione, pronta ai bassi regimi ma più tranquilla agli alti. La coppia è cresciuta fino all’ottimo valore di 250 Nm e permette riprese vigorose anche dalle marce più alte. Un motore tutto sommato gradevole e dal bel rumore, che però resta sempre assetato: impossibile avvicinarsi ai valori dichiarati neanche nel percorso più favorevole, questa Punto Evo non scende quasi mai sotto gli 8l/100 km, che diventano facilmente 9 se non si dosa il pedale del gas come se fosse una piuma.

EPPUR SI MUOVE – 213 km/h e 7.9s per coprire il 0-100 km/h. Prestazioni piuttosto modeste se rapportate alla potenza e soprattutto alla concorrenza, anche se la maggior parte delle sue concorrenti gode di una cubatura maggiore. L’accelerazione non è per nulla aggressiva, ma l’ago del tachimetro sale egregiamente anche ad alte velocità, merito anche della giusta rapportatura del cambio a sei rapporti (che però pecca in manovrabilità e precisione). Freni, tenuta di strada e stabilità sono notevoli, l’ESP è tarato abbastanza “in alto”, anche se i più sportivi saranno irritati dal fatto che non si può disattivare. Una scelta decisamente controsenso visto la tipologia di vettura e il marchio con cui viene venduta. Lo sterzo è preciso e sposato con il giusto assetto permette sicuri cambi di corsia anche a velocità superiori ai 200 orari.

UN’AUTO SICURAMENTE PIACEVOLE DA GUIDARE – Purché sia utilizzata in modalità Sport (questo agisce sulla taratura dell’acceleratore e diversi parametri del motore). A differenza della cugina MiTo QV, non sono previste le sospensioni elettroniche, mentre è dotata dello stesso sistema di differenziale elettronico TTC (Torque Transfer Control). Tirando le somme dunque, la piccola torinese pepata si è dimostrata piacevole in ogni percorso, dalle tortuose montagne all’autostrada, e il prezzo relativamente contenuto ne fanno un ottimo affare per chi cerca qualcosa di particolare, senza dover sborsare dei quattrini per la lista di accessori

Testo di Francesco Greco
Foto di Carlo Simoni

 

 

Modello
Abarth Punto Evo
Versione
1.4 16V MultiAir Turbo S&S
Motore
4 cilindri in linea, benzina, turbo
Cilindrata
1'368 cc
Potenza
163 cv @ 5'500 giri/min.
Coppia
250 Nm @ 2'250 giri/min.
Potenza specifica
119 cv/litro
Trasmissione
Cambio manuale a 6 rapporti, trazione anteriore, differenziale elettronico
Ruote
215/45 R17, Pirelli Pzero Nero
Dimensioni (lungh./largh./alt.)
4,07 / 1,72 / 1,48
Massa a vuoto
1'260 kg
Rapporto peso/potenza
7,7 kg/cv
Accelerazione 0-100 km/h
7,9 secondi (dichiarato)
Velocità massima
213 km/h (dichiarato)
Cosnumo misto
6,0 litri/100 km (dichiarato)
Prezzo base
30'690 CHF
Prezzo vettura provata
34'350 CHF

 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE