Cina: tra serio e faceto a vertice mondiale toilettes
PECHINO - Si parla di cose serie, al Vertice Mondiale delle toilettes da oggi in corso a Pechino: di protezione dell' ambiente, salute pubblica, diritti dei disabili, di abbattere vecchi e irrazionali tabù...Eppure si fa fatica a non pensare a uno scherzo.
A introdurre i lavori che per tre giorni (17-19 novembre) impegneranno 400 delegati provenienti da tutto il mondo, è stato proiettato un documentario (di ottima fattura) che illustra senza ombra di ironia la storia delle toilettes pubbliche in Cina: se a "toilettes" si sostituisse una qualsiasi parola "seria", per esempio "sviluppo", non farebbe una grinza. °
Per esempio, il documentario informa che una delle più moderne toilettes pubbliche della Cina è stata costruita sotto piazza Tiananmen secondo i più avanzati criteri sanitari: porte automatiche, pavimenti in marmo (o qualcosa di molto simile), riscaldamento d' inverno e aria condizionata d' estate. Molti residenti di Pechino affermano di non averlo mai saputo ma devono essere una minoranza se è vero che - come afferma lo speaker - riceve una media di seimila visite al giorno.
Inoltre, si apprende che il livello delle toilettes pubbliche, come quello degli alberghi, è determinato dalle stelline che gli vengono assegnate: dalle quattro in giù. In quelle a quattro stelle, come quella underground della piazza più famosa della Cina, le tavole delle tazze sono state decorate da artisti famosi. In alcune delle 740 nuove toilettes pubbliche della capitale il tetto è trasparente così che, afferma lo speaker, "sembra di essere in Paradiso".
"Col miglioramento delle condizioni di vita - prosegue il documentario - è aumentata la frequenza con la quale si usano i bagni", affermazione indubbiamente vera, ma che strappa una risata alla platea. Il Comune di Pechino - che con l' Ufficio del Turismo provinciale e la World Toilet Organization, fondata a Singapore nel 2001 - ha sponsorizzato il vertice, è impegnato a fondo nella preparazione delle Olimpiadi del 2008 ed ha investito nel miglioramento delle toilettes pubbliche della città 500milioni di yuan (50 milioni di euro) nei tre anni passati.
Un' altra risata risponde allo speaker del documentario quando dice che "in accordo col concetto di unificazione tra città e campagna" parte dei soldi sono stati impiegati per la ristrutturazione dei gabinetti di villaggio.
Jack Sim, il fondatore della World Toilet Organization, è un pò irritato dalle domande scherzose dei giornalisti: "le toilettes - afferma - non è una cosa di cui si parla volentieri perchè sembra di cattivo gusto, però il prezzo che si paga è che ci sono toilettes mal tenute, maleodoranti e un gran numero di persone in tutto il mondo non ha alcuna toilettes...In passato sono stati superati molti tabù, come quelli sulle condizone femminile, l' Aids, la lebbra...Il problema delle toilettes è uno degli ultimi tabu"'.
Il Comune di Pechino ha deciso, dopo molti tentennamenti, di salvare una vasta parte degli "hutong", i vecchi quartieri della capitale costruiti con l' architettura tradizionale cinese e delle "si he yuan", le abitazioni costruite intorno ad un cortile comune e quello dell' igiene è un problema estremamente serio dato che queste costruzioni non prevedono bagni privati. Dove esiste, esiste solo una toilettes pubblica.
Richard Chisnell, fondatore della British Toilet Association e creatore del premio "Il cesso dell' anno" (la parola inglese è "loo"), ne ricorda altri: per esempio, che le toilettes pubbliche devono essere "agibili" per i disabili. Chisnell è convinto anche del grosso valore di marketing di una buona toilette: l' albergo dell' Inghilterra occidentale che ha vinto nel 1987 la prima edizione del premio, racconta, ha raddoppiato i suoi clienti in un anno. Chisnell risponde sdegnato se si tenta una domanda maliziosa: "dite che il Comune di Pechino ha speso troppo? Balle, secondo me dovrebbe organizzare un Vertice Mondiale delle toilettes anche quello di Londra!".




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