Troppa pressione sociale? «Un bel gelato è la risposta giusta»

SAVOSA - È Benedetta Vallese, in arte Bennyvi, la protagonista del nuovo episodio di Tio Talk, il vodcast (video podcast) di Tio/20minuti. La giovane cantautrice ticinese è venuta nei nostri studi alla vigilia di due appuntamenti molto importanti: venerdì 23 maggio è prevista la pubblicazione del suo primo EP, "Watch Me Now", mentre in serata si esibirà allo Studio Foce di Lugano insieme all'artista svizzero-tedesca Skyler Wind.

Sarà un concerto molto importante per l'artista, che già ha una discreta pratica di eventi dal vivo grazie anche alle Delma Jag Session, serie di eventi itineranti organizzati dalla sua etichetta, la ticinese Delma Jag Records. Ma lo Studio Foce è sempre lo Studio Foce. «Datemi un pizzicotto» afferma Bennyvi. «Cercherò di portare me stessa sul palco, la mia essenza». Nella certezza che l'ansia pre-evento sparirà. «Una cosa di cui sono consapevole è che, quando inizio a cantare, mi tranquillizzo. Il mio obiettivo è di raccontare il mio viaggio nella musica e di raccontare a tutti chi è Benedetta, che è Bennyvi - e sono entrambe sul palco».

Veniamo invece all'EP. "Watch Me Now" è un vero e proprio viaggio, lungo sei brani, nel percorso musicale di Bennyvi. Lei stessa lo definisce «un diario musicale da sfogliare», tra brani in inglese oppure in italiano e «sonorità molto diverse l'una dall'altra». In questo lavoro la cantautrice ha cristallizzato spunti ed emozioni di un determinato momento e che, germogliando, si sono fatti arte. È il percorso di crescita di una giovane, artista e donna.

Per Benedetta, psicologa di formazione, è stata l'occasione anche per fare un po' di analisi (e auto-analisi). Sotto il radar è finita soprattutto la sua generazione, con le sue ansie e le sue fragilità. Bennyvi ne parla non per dare lezioni di cosa sia giusto oppure no: si è fatta portavoce dei disagi e delle esigenze dei suoi coetanei.

C'è in particolare una canzone, "Like Gelato", che abbina sonorità leggere a un messaggio importante: ragazzi e ragazze, approfittate dell'estate per staccare dalla pressione sociale e digitale che opprime tutti. «Quella pressione di fare sempre bene, per farlo vedere agli altri, che non ti fa nemmeno sentire il senso di gratificazione». La necessità percepita di "performare" per impressionare gli altri, una delle dinamiche più spiacevoli della cultura tossica che può nascere dai social. «È una canzone sicuramente spensierata, che dice che bisogna lasciarsi un po' andare, prenderla con filosofia. Andare a mangiare il gelato, che è sempre un'ottima decisione».