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«Basta con l'incertezza, il Cantone sia critico con Berna»

Il PLRT dà le dritte: no alla chiusura delle scuole e al lockdown generalizzato
Tipress
Alessandro Speziali, presidente del PLRT
«Basta con l'incertezza, il Cantone sia critico con Berna»
Il PLRT dà le dritte: no alla chiusura delle scuole e al lockdown generalizzato
BELLINZONA - Che il Cantone adotti una posizione critica nei confronti di Berna, perchè “l’incertezza attuale non fa bene a nessuno”. È l’invito che arriva dal PLRT che boccia l’idea di un lockdown e invita...

BELLINZONA - Che il Cantone adotti una posizione critica nei confronti di Berna, perchè “l’incertezza attuale non fa bene a nessuno”. È l’invito che arriva dal PLRT che boccia l’idea di un lockdown e invita a fare chiarezza su quale via adottare per il nostro futuro prossimo. Insomma o si chiude in maniera drastica – «ma la cronaca internazionale mette in dubbio la reale efficacia di un lockdown generalizzato» fa notare il PLRT  – oppure «permettiamo alla società di respirare senza soffocare interi settori dove in realtà le misure di protezione si possono rispettare pienamente».

Per il presidente del partito, Alessandro Speziali, è l’ora di scegliere una via e seguire. Che sia una vita scelta «con convinzione, coerenza e senza tentennamenti. Tuttavia, siamo molto scettici - aggiunge - sul lockdown generalizzato e contrari a una pericolosa chiusura delle scuole».

Le proposte che arrivano dalle stanze del PLRT vertono su sei punti. La prima, evitare a ogni costo una nuova chiusura delle scuole. Niente errori  o rallentamenti per il vaccino come è successo con il mal funzionamento dell’App Swisscovid. Misure economiche a sostegno delle aziende in difficoltà, facendo appello alla BNS i cui risultati  resi noti oggi sono di un utile di esercizio pari a circa 21 miliardi di franchi. Un'amministrazione pubblica efficiente anche nei giorni festivi e a disposizione durante tutta l’emergenza. Snellire la burocrazia. E infine adottare misure concrete per le categorie a rischio, come la possibilità di un’apertura riservata agli over 75 in determinati orari dei negozi di alimentari, degli uffici cantonali e delle altre strutture di servizio, o affrontare seriamente il problema del sovraffollamento nei pezzi pubblici. 

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