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Ex guardia di confine aiutò dei cinesi a riciclare milioni

L'inchiesta, che riguarda un ex sergente ticinese, si è conclusa
tipress
Ex guardia di confine aiutò dei cinesi a riciclare milioni
L'inchiesta, che riguarda un ex sergente ticinese, si è conclusa
LUGANO - Si è conclusa l'inchiesta su un grosso giro di denaro tra la Lombardia ed il Ticino che all'inizio del 2014 aveva portato all'arresto di un uomo, allora 45enne, all'epoca sergente delle guardie di confine. L'accusa nei suoi confronti...

LUGANO - Si è conclusa l'inchiesta su un grosso giro di denaro tra la Lombardia ed il Ticino che all'inizio del 2014 aveva portato all'arresto di un uomo, allora 45enne, all'epoca sergente delle guardie di confine.

L'accusa nei suoi confronti - riferisce il CdT - è di riciclaggio aggravato. L'ormai ex sergente era stato licenziato pochi mesi dopo l'arresto. Difeso dall'avvocatessa Maria Galliani e rimasto dietro le sbarre per tre settimane, l'uomo ha presentato opposizione al decreto di accusa proponente una pena pecuniaria sospesa e una multa.

I soldi riciclati proverrebbero da attività nel campo della ristorazione in Lombardia di cittadini cinesi. La cifra si aggira attorno ai 5-6 milioni nell'arco di sei mesi.

L'allora guardia di confine avrebbe non solo indicato agli spalloni da dove passare senza incappare nei controlli, ma si sarebbe occupata pure del trasporto di parte del denaro. A poco sono valse le lettere di pentimento inviate, dopo l'arresto, a colleghi e superiori.

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