Rilancio della Fortezza: 19 milioni e nuove aree a pagamento

Al via la riqualificazione della Fortezza di Bellinzona per attrarre più visitatori paganti. Si "staccherà un biglietto" anche per la corte interna del Castelgrande e la galleria della Murata.
BELLINZONA - La Città di Bellinzona punta a trasformare la sua Fortezza – patrimonio UNESCO dal 2000 – in un polo culturale e turistico di riferimento, ampliando e modernizzando l’esperienza offerta ai visitatori.
È quanto emerge dal nuovo Programma di valorizzazione del sito UNESCO, presentato questa mattina, giovedì, e destinato a ridisegnare il modo in cui i castelli e le mura storiche verranno raccontati al pubblico nei prossimi anni. Un progetto da 18,6 milioni di franchi nella sua prima fase, prevista tra il 2026 e il 2029, e che sarà illustrato anche ai cittadini in una serata pubblica martedì 25 novembre alle 20.00 nella tensostruttura di Piazza del Sole.
L'obiettivo del Municipio è di potenziare il più possibile l'intero complesso fortificato composto da Castel Grande, Montebello, Sasso Corbaro, Murata e Cinta muraria. Un patrimonio che la Città vuole sfruttare in modo più incisivo, trasformando il sito in un luogo privilegiato per la divulgazione storica e, allo stesso tempo, in un forte motore turistico capace di attirare un pubblico nazionale e internazionale più ampio.
Per fare tutto ciò ha elaborato un programma articolato che prevede più tappe di intervento e che, in questa prima fase, conta una richiesta di credito di 19,06 milioni di franchi, già trasmessa al Consiglio comunale.
Cosa cambierà: tecnologie, nuovi percorsi e musei - Gli interventi della prima fase riguardano principalmente la Murata, Castel Grande e Montebello, con nuove soluzioni di accesso, percorsi museali e spazi interattivi. Alla Murata verrà installato un percorso multimediale immersivo nella galleria, insieme alla messa in sicurezza dei camminamenti e a un miglior collegamento con il parcheggio di via Tatti.
A Castel Grande, cuore del progetto, si punta a una profonda trasformazione degli spazi: una nuova area d’ingresso con modellino della Fortezza, visite guidate e shop; una mostra permanente dal titolo “La Fortezza dei Duchi”, con schermi tattili, postazioni interattive e contenuti digitali; la riqualificazione dell’ex Casa del custode – Cà Bianca – con l’esposizione “La costruzione di un luogo: da Turner a Galfetti”; un nuovo accesso diretto alla Torre Bianca e una struttura mobile per eventi; ristorazione temporanea nella Corte interna e una nuova scenografia digitale nell’atrio dell’ascensore.
A Montebello, invece, la prima fase prevede interventi tecnici e la creazione di una biglietteria temporanea esterna, mentre gli interventi più consistenti saranno affrontati nella Fase 2, assieme a Sasso Corbaro.La progettazione della seconda fase ha al momento un preventivo di 496.000 franchi.
Crescere in pubblico e introiti - La Fortezza registra oggi oltre 100'000 visitatori l’anno, ma solo 40'000 sono paganti, numeri ancora lontani dai 400'000 del castello di Chillon, esempio di riferimento a livello nazionale.
Con la nuova proposta museale, le riaperture di spazi e l’introduzione di ulteriori aree a pagamento (la corte interna del Castelgrande e la galleria della Murata), l’obiettivo è: raggiungere 100'000 visitatori paganti nel breve periodo; arrivare successivamente a una fascia compresa tra 130'000 e 200'000 ingressi annuali.




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