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LUGANO

Capitale della Cultura, anche Lugano è della partita

La Città sul Ceresio ha ufficialmente inviato la propria candidatura lo scorso 26 marzo. Sarà sostenuta da Locarno e Mendrisio.
Ti-Press
Fonte Città di Lugano
Capitale della Cultura, anche Lugano è della partita
La Città sul Ceresio ha ufficialmente inviato la propria candidatura lo scorso 26 marzo. Sarà sostenuta da Locarno e Mendrisio.

LUGANO - Capitale Culturale Svizzera 2030, anche Lugano sarà della partita e sfiderà Bellinzona in un derby (dal sapore calcistico dei tempi andati). Nello specifico il Municipio della Città sul Ceresio ha sottoposto una lettera d'intenti all'Associazione lo scorso 26 marzo, con la candidatura - sostenuta pure da Locarno e Mendrisio - che è stata ufficialmente accettata negli scorsi giorni. Lugano, oltre che con Bellinzona, se la vedrà con quattro città della Svizzera tedesca: Aarau, Sciaffusa, Thun e Zugo.

Il Municipio, per la propria candidatura, punta sulle linee strategiche di sviluppo e i grandi progetti che vedranno la loro realizzazione entro il 2030, come il Polo sportivo e degli eventi, la Città della Musica, o il nodo intermodale di Besso, per citare solo i principali. «Questa candidatura - sottolinea l'esecutivo - può dare un contributo importante al superamento dell’attuale crisi economica, concentrando gli sforzi dei prossimi anni verso un obiettivo comune. Un traguardo di livello nazionale, che permetterebbe di creare un’occasione di sviluppo unica, ottimizzando e valorizzando le due principali anime della cultura: l’impegno profuso a sostegno della cultura istituzionale e gli spunti provenienti dalla popolazione, in particolare dalle industrie culturali e creative, così come dalla produzione culturale indipendente».

Corsa a tre - Lugano però non sarà un'isola e nella sua avventura sarà accompagnata da altre Città che fanno della valorizzazione del patrimonio storico e artistico e della cultura contemporanea i loro punti di forza: ovvero Locarno e Mendrisio. «La candidatura di Lugano con Locarno e Mendrisio - sottolinea il Municipio - permetterà infatti di unire competenze diffuse e rafforzare una visione che travalica i confini geografici e istituzionali, andando a coniugare pienamente l’importanza dell’eredità del passato e il grande potenziale creativo del nostro territorio di oggi».

Un pensiero, questo, condiviso ovviamente anche dal Vicesindaco e Capo Dicastero cultura Roberto Badaracco. «Dal 2015 il LAC ha contribuito in modo decisivo non solo a cambiare l’immagine della nostra città, ma a proiettarla in una nuova era, consolidando la sua posizione riconosciuta di polo culturale nazionale e internazionale tra nord e sud delle Alpi. Oggi, contando sulla collaborazione di Locarno e Mendrisio – che come Lugano sono città di lago e di confine – cercheremo di dimostrare che insieme possiamo fare la differenza anche nella cultura». Il Capo Dicastero cultura, eventi e sport del Comune di Mendrisio, Paolo Danielli, ha invece precisato come una candidatura condivisa «sia la scelta più efficace», ricordando la «specificità culturale della Svizzera italiana». Da parte sua Nancy Lunghi, Capa Dicastero Socialità, Giovani e Cultura della Città di Locarno, ha evidenziato che «nessun settore culturale può esprimere appieno il proprio potenziale senza un’integrazione in una più ampia geografia culturale», ricordando gli atout della Città sul Verbano come il suo «prestigioso» Festival del Cinema e il suo essere «Polo nazionale dell’audiovisivo».

Una capitale ogni tre anni - Il titolo di Capitale della Cultura Svizzera - ricordiamo - viene assegnato ogni tre anni a una città con almeno 20’000 abitanti, idealmente alternando le quattro regioni linguistiche. «La città candidata - sottolinea l'esecutivo - deve presentare una strategia che promuova la creazione artistica e culturale, incoraggiando gli scambi e la partecipazione della popolazione. Oltre a valorizzare l’offerta culturale e le infrastrutture esistenti, deve anche sviluppare nuovi progetti». La prima capitale culturale svizzera sarà La Chaux-de-Fonds nel 2027.

Il progetto - Capitale Culturale Svizzera ha come principale obiettivo quello di promuovere la diversità culturale, valorizzare la creazione artistica e rafforzare la coesione nazionale. Per un anno, una città o una regione diventa il cuore culturale del Paese. Si tratta di un evento di portata nazionale pensato per unire, durante il quale artisti e persone provenienti da tutta la Svizzera possono incontrarsi, scambiare idee e coltivare la diversità.

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COMMENTI
 

F/A-19 2 mesi fa su tio
Chi pratica cultura alternativa viene preso a manganellate, le ville dove si espone vengono messe in vendita, il LAC sta in piedi grazie alle fondazioni, si taglia sull’orchestra, però si investe mezzo miliardo per lo stadio, sarà per gli amministratori di Lugano considerato cultura insieme al Casinò, li i soldi ci sono.

gooky 2 mesi fa su tio
ottimo

Il_Moralizzatore 2 mesi fa su tio
Ripeto quanto detto nell'articolo su Bellinzona: Tutto il cantone a candidarsi a Capitale della cultura. Sembra però che questi candidati non abbiano mai fatto un giro per la Svizzera per rendersi conto che la cultura non è solo cercare di spillare più soldi possibile ai turisti o che liquida con pochi spicci gli artisti emergenti, è anche una cultura che cerca di unire le persone nel territorio, è promuovere la cultura indipendente, non a scopo di lucro, è cultura per i giovani, eventi ogni giorno e a qualsiasi orario... In Ticino tutto questo lo si trova si, ma col lanternino. Quando anche il nostro cantone riuscirà ad uscire dal suo pensiero di "cultura" ormai assai datato, allora forse avrà più credibilità nel candidarsi.
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