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BELLINZONA

Bellinzona si candida a Capitale della cultura

La Città dei Castelli ha trasmesso la propria candidatura al titolo per il 2030. Per la presentazione del dossier c'è tempo fino a dicembre.
Ti-Press
Fonte Città di Bellinzona
Bellinzona si candida a Capitale della cultura
La Città dei Castelli ha trasmesso la propria candidatura al titolo per il 2030. Per la presentazione del dossier c'è tempo fino a dicembre.

BELLINZONA - Bellinzona vuole essere la Capitale Culturale Svizzera nel 2030. La Città dei Castelli ha infatti trasmesso oggi la propria candidatura e avrà tempo fino a dicembre per presentare il proprio dossier. La Capitale, oltre che con Lugano, se la vedrà con quattro città della Svizzera tedesca: Aarau, Sciaffusa, Thun e Zugo.

Bellinzona, scrive il Municipio nella lettera d’intenti, «con la sua Fortezza medioevale patrimonio UNESCO e il Centro storico dal fascino austero di borgo lombardo, con i suoi quartieri caratteristici, gli scorci pittoreschi, la vocazione per la ricerca scientifica e una vita aggregativa ben radicata, incarna la città giusta, al momento giusto».

Per l'esecutivo, quindi, scegliere Bellinzona quale Capitale Culturale Svizzera significa «scegliere una città con un patrimonio storico e monumentale per molti aspetti unico, un polo dinamico e in crescita, nonché una realtà strategicamente collocata al centro geografico e politico di una regione culturalmente ricca come il Ticino».

Bellinzona, con questa candidatura, vuole inoltre suggellare il percorso di sviluppo urbano, coesione sociale e valorizzazione storico-monumentale attualmente in atto. «La designazione quale Capitale Culturale Svizzera - precisa il Municipio - aprirebbe un nuovo capitolo della nostra storia sviluppando in modo più efficace, coerente e duraturo la politica culturale della Città».

Una capitale ogni tre anni - Il titolo Capitale Culturale Svizzera viene assegnato ogni tre anni a una città con almeno 20’000 abitanti, idealmente alternando le quattro regioni linguistiche. «La città candidata - sottolinea l'esecutivo - deve presentare una strategia che promuova la creazione artistica e culturale, incoraggiando gli scambi e la partecipazione della popolazione. Oltre a valorizzare l’offerta culturale e le infrastrutture esistenti, deve anche sviluppare nuovi progetti. L’idea di fondo è quindi quella di favorire la progettazione in ambito culturale, piuttosto che premiare quanto una località ha già realizzato».

Come funziona l'assegnazione? - L’associazione indipendente Capitale Culturale Svizzera è stata fondata nel 2013. Il ruolo dell’associazione è garantire la sostenibilità del progetto e il rispetto del concetto. Una giuria composta da 10 a 15 personalità ed esperti dei settori della cultura, dell’economia e dei media esamina le candidature e assegna ogni tre anni il titolo di Capitale Culturale Svizzera. Il processo di candidatura e in particolare la concretizzazione dell’eventuale progetto prevedono il coinvolgimento da un lato del Consiglio comunale per le tematiche budgetarie e di indirizzo generale, dall’altro i partner culturali della Città, a partire dai propri Enti autonomi, ma anche e soprattutto quelli esterni, sia pubblici sia privati, per quanto riguarda i contenuti del progetto. Cantone e Confederazione saranno altresì interpellati quali potenziali enti sussidianti.

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COMMENTI
 

F/A-19 2 mesi fa su tio
Io direi che prima di parlare di cultura ai 1800 dipendenti della città che si permettono di farsi una media di un mese all’anno di malattia forse dovrebbero insegnare che se si approfitta dell’assicurazione poi non bisogna lamentarsi dei premi che aumentano di continuo, e questo non vale solo per i cittadini di Bellinzona!

Calo 2 mesi fa su tio
Concordo con Nmemo. In primis sistemare le strade del comune che fanno schifo. Procedere alla posa dei cassonetti interrati che siamo l'unico comune che ne ha pochissimi. Con il caldo ne vedremo delle belle prossimamente. Uscire da palazzo ogni tanto e rendersi conto di cosa succede per quel che concerne il traffico parassitario. Li si ha paura di intervenire per non "offendere" i soliti amici. Il precedente municipale ha fato orecchie da mercante sulla problematica. Ora è in odore di santità. Ma le gabole restano ai cittadini. Amate i cittadini non solo a parole. Altro che migliorare la qualità di vita. Pori nun. Poi ci si potrà candidare a capitale a capitale della cultura.

littli 2 mesi fa su tio
Risposta a Calo
Felice di essere in uno dei pochi comuni non aggreggati con Bellinzona.

Nmemo 2 mesi fa su tio
Candidandosi a capitale "della malagestione " avrebbe tutte le carte per vincere.

Il_Moralizzatore 2 mesi fa su tio
E via, tutto il cantone a candidarsi a Capitale della cultura. Sembra però che questi candidati non abbiano mai fatto un giro per la Svizzera per rendersi conto che la cultura non è solo cercare di spillare più soldi possibile ai turisti, è anche una cultura che cerca di unire le persone nel territorio, è cultura indipendente, non a scopo di lucro, è cultura per i giovani, eventi ogni giorno e a qualsiasi orario... In Ticino tutto questo lo si trova si, ma col lanternino. Quando anche il nostro cantone riuscirà ad uscire dal suo pensiero di "cultura" ormai assai datato, allora forse avrà più credibilità nel candidarsi.
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