"La Valtellina alla Svizzera"

La provincia di Sondrio rischia di sparire e il presidente provinciale leghista Sartori annuncia la promozione di un referendum
MILANO - Torna di attualità la "Grande Svizzera". Negli scorsi mesi il consigliere nazionale UDC Dominique Bättig propose l'ingresso nella Confederazione delle province e regioni confinanti con la Svizzera. Dall'Alsazia alle province di Como e Varese. Una provocazione che fece scorrere fiumi d'inchiostro e che il Consiglio federale bocciò senza mezzi termiini, spiegando che l'invito ad aderire alla Confederazione sarebbe stato interpretato dagli Stati confinanti un atto politico ostile e che avrebbe nuociuto gravemente alle relazioni bilaterali.
E chissà che ne penserebbero oggi i sette consiglieri federali all'altrettanto provocatorio annuncio del presidente della provincia di Sondrio, il leghista Massimo Sertori, di promuovere un referendum in Valtellina per chiedere ai suoi cittadini se restare in Italia o passare alla Svizzera?
La Valtellina, che fu dominata dai Grigioni protestanti dal 1512 al 1797, restò fedele alla Chiesa Cattolica e venne separata dalla Svizzera da Napoleone Bonaparte. E come gestirebbe il Consiglio federale, in casò di Sì dei valtellinesi all'adesione alla Svizzera, una nuova Confederazione con l'arrivo di 180mila abitanti di religione cattolica e di lingua italiana?
Il referendum proposto da Sertori ricorda, storicamente, quello che fu indetto, dopo la Prima Guerra Mondiale, nel Vorarlberg, regione austriaca confinante con la Svizzera. Nel 1919 agli abitanti della regione alemanna d'Austria fu chiesto, con un referendum, se fossero d'accordo di aderire alla Confederazione elvetica. Con oltre l'80% di sì, il Vorarlberg decise di passare alla Confederazione. Confederazione che, intimorita dal ribaltamento degli equilibri religiosi tra cattolici e protestanti di lingua tedesca (il Vorarlberg è cattolico), rifiutò l'allargamento a est.
Il problema sollevato oggi da Sertori oggi è di stretta attualità. La provincia di Sondrio, con la manovra finanziaria del Governo italiano per pareggiare i conti dello Sato, verrebbe abolita.
La preoccupazione delle autorità valtellinesi è quella di restare isolati. Il presidente Sertori ha dichiarato a Repubblica che ha intenzione di "promuovere un referendum tra i cittadini della Valtellina per chiedere se vogliono restare un territorio di periferia completamente abbandonato dallo Stato italiano, ipotesi quest'ultima che appare la meno probabile da accettare."
In Lombardia verrebbe soppressa, insieme a Sondrio, la provincia di Lodi.
red
Foto d'archivio (Tipress)



